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Primo passo verso l’Eurabia. La Sharia diventa fonte di diritto per i musulmani in Gran Bretagna

Creato il 24 aprile 2012 da Iljester

Primo passo verso l’Eurabia. La Sharia diventa fonte di diritto per i musulmani in Gran Bretagna

Per un passo avanti che la Gran Bretagna di Cameron fa, dandoci esempio di come non si può né si deve essere soggetti alla dittatura della finanza e della Germania (vedi il video di Nigel Farage), ne fa cento indietro. E sinceramente mi chiedo se questi inglesi abbiano tutte le rotelle al posto giusto.

Ma andiamo con ordine. Per la gioia dell’Islam – che nei paesi in cui è religione dominante, reprime e sopprime chi è di religione diversa (e in particolare chi è di religione cristiana e/o ebrea) – la Gran Bretagna, paese occidentale per antonomasia, è diventata una nazione nella quale il “diritto islamico”, la cosiddetta sharia, è riconosciuta fonte di diritto civile.

Roba da pazzi. Roba da regresso civile. E questo seppure il diritto inglese non sia mai stato un diritto di pregio nell’alveo dei complessi giuridici occidentali (sicuramente non è a livello di civiltà giuridica italico-germanica), fosse solo che (a parte qualche eccezione costituzionale) è un diritto non codificato ed è basato essenzialmente sul precedente giurisprudenziale (e dunque magmatico e poco incline alla cristallizzazione dei principi). Però è chiaro che la decisione delle autorità inglesi apre un pericoloso varco nell’occidente all’ingresso di norme nettamente in contrasto con i diritti fondamentali dell’uomo e la non discriminazione sessuale e religiosa.

Sappiamo bene tutti infatti che l’Islam è una religione fortemente intollerante, discriminatoria e tendenzialmente portata alla violenza contro chi non è islamico. Del resto, mentre Cristo predicava pace e fratellanza, accogliendo tutti, Maometto predicava discriminazione e sottomissione degli infedeli ai dettami dell’Islam. Non ci può essere dubbio in proposito. E se è pur vero che la cristianità ha commesso molti crimini, è anche vero che li ha commessi non perché seguiva i dettami del Vangelo, ma perché seguiva i dettami dell’egoismo e dell’avidità umana, che non sono evangelici. Nel contesto islamico, invece, la discriminazione dei diversi (donne e non musulmani) e la repressione della libertà di fede e di pensiero (con finalità di conversione forzata), sono connaturati al credo musulmano. In questi termini, “Non avrai altro Dio al di fuori di Allah” e “Maometto è il suo Profeta“ non sono nell’Islam semplici atti di fede introspettivi (e cioè rivolti solo a chi è fedele), sono leggi imperative, pesanti, fondamentali, inderogabili, che devono essere rispettate e fatte rispettare anche a chi non è islamico. Lo dimostrano le leggi islamiche in Iran e in Arabia Saudita, ma anche in Afghanistan e Pakistan.

Ciò detto, è chiaro che la decisione inglese viola i trattati internazionali (mondiali ed europei) che la Gran Bretagna ha sottoscritto e che tutelano la dignità umana e i diritti fondamentali dell’uomo. E in particolar modo viola la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e la Convenzione Europea per la salvaguardia dei Diritti dell’Uomo e delle Libertà Fondamentali. E per farvi un esempio pratico di cosa significhi la introduzione della sharia in un paese occidentale, è sufficiente prendere in considerazione la posizione della donna. Per quasi tutti i diritti occidentali, la donna ha la capacità di agire al compimento del 18esimo anno di età (è così in Gran Bretagna come in Italia). Ebbene, per il diritto islamico invece una donna è giuridicamente capace di agire con il primo ciclo mestruale (che può anche verificarsi tra il decimo anno e il tredicesimo anno). Voi ben potete immaginare quali sarebbero le conseguenze per una ragazzina di cultura musulmana, là dove si dovesse decidere sul suo eventuale matrimonio con un cinquantenne alla quale è stata promessa sposa. E che dire poi dei rapporti familiari? Della supremazia degli uomini sulle donne della famiglia e sull’obbligo per queste di utilizzare quello strumento di umiliazione che si chiama burqa? La sharia del resto potrà essere ben utilizzata per legalizzarlo, e ogni giudice inglese sarebbe tenuto ad applicare la relativa norma islamica, se il musulmano (maschio) di turno lo rivendica.

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Concludo con una riflessione. L’Europa cristiana e illuminista sta nettamente decadendo. Se non finirà in mano ai tecnocrati e agli affaristi, in un sistema dittatoriale basato sulla finanza e il liberismo selvaggio (sistema che ci renderà tutti più poveri e apatici), rischia di finire colonizzata da una cultura religiosa retrograda, maschilista e fortemente intollerante e discriminatoria. O semplicemente finirà per essere dominata da entrambi. Che è peggio.

Fonte: Secondoprotocollo.org

di Martino © 2012 Il Jester 


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