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Primo Piano Film To the Wonder di T. Malick

Creato il 02 luglio 2013 da Oggialcinemanet @oggialcinema

A due anni dall’onirico e trascendentale The Tree of Life, il 4 luglio arriva nelle sale italiane il nuovo film di Terrence Malick, To the Wonder, interpretato da Ben Affleck, Rachel McAdams, Javier Bardem e Olga Kurylenko. Uno dei più famosi critici cinematografici contemporanei, Roger Erbert, scomparso da poco tempo dopo una dura lotta contro il cancro, ha scritto la sua ultima recensione proprio su questa storia di Malick, che porta sul grande schermo l’amore, la tenerezza e l’estrema evanescenza dei sentimenti umani.

Dopo aver visitato il Monte Saint Michel, noto come una delle meraviglie della Francia (da qui il “Wonder” del titolo), Marina (Olga Kurylenko) e Neil (Ben Affleck) sono all’apice della loro storia d’amore. Arrivati in Oklahoma, per loro iniziano i problemi. Marina fa la conoscenza di un prete in crisi di vocazione, mentre Neil riallaccia il rapporto con una sua amica d’infanzia, Jane (Rachel McAdams). Il film esplora l’amore nelle sue diverse forme, attraverso la profondità della visione personale del regista, nuda di fronte allo spettatore. Sullo sfondo di un’ America deserta e sconfinata, i personaggi si muovono e coabitano nel mondo, circondati da una completa indifferenza. Malick utilizza i suoi attori come gli “attori modelli” del regista francese Bresson, riprendendo i gesti e le vibrazioni dei loro corpi, mentre i dialoghi sono ridotti a frasi rubate e intime riflessioni, spesso pronunciate da voci fuoricampo.
Spesso i corpi non sono utilizzati nella loro interezza, poiché il regista recide volontariamente varie parti rendendo i personaggi delle figure sfumate e delicate, che sembrano trasportate dalle loro passioni ed emozioni in un’atmosfera sognante e indefinita, accompagnata da una musica perennemente malinconica.

E’ il film che dà vita ai personaggi, non sono i personaggi a dare vita al film. Il fantastico nasce dal naturale” dichiarava Bresson in un’intervista con Francois Weyergans. Malick sembra ripercorrere abbastanza fedelmente la teoria del maestro francese e in questo suo sesto film, la storia si crea scena dopo scena alla scoperta di nuove figure e un nuovo sentire, dando poca importanza agli attori in quanto tali, ma ponendo l’attenzione sui loro pensieri e i loro gesti. Ben Affleck spesso sembra un’ombra intorno al personaggio di Olga Kurylenko. Un’ombra dapprima affettuosa e protettiva, e poi scostante e repressa, ma i gesti dell’attore ci portano nella storia, mentre il viso è quasi completamente nascosto nella maggior parte delle inquadrature. Oltre alla musica, un’altra protagonista sempre presente nei film di Malick è la natura che anche in To the Wonder è corpo e motore della storia, assumendo ogni volta una forma diversa a seconda del sentire dei vari personaggi. Il vento, la luce, i colori dei campi, dei fiori e del cielo rispecchiano l’alba, il cuore, gli ostacoli e il tramonto dell’amore delicato e tenero che lega prima Marina e Neil, poi Neil e Jane e Marina e il prete in crisi mistica interpretato da Javier Bardem.
Distribuito dalla 01 Distribution, questo nuovo film riporta al cinema la meraviglia che contraddistingue la poetica di Terrence Malick, in costante bilico tra la sfera spirituale e la potenza naturale delle cose e delle emozioni.
Famoso per i suoi tempi lunghi di lavorazione, negli ultimi anni Malick sembra essere anche troppo prolifico. Infatti dopo To the Wonder dovrebbero arrivare altri due film: il primo intitolato Knight of Cups con Christian Bale nel cast principale e Lawless con Rooney Mara, Ryan Gosling e lo stesso Christian Bale. La Film Nation si dovrebbe occupare della produzione di entrambi, il primo sul business del cinema ambientato a Los Angeles e il secondo sul panorama musicale del Texas.

di Letizia Regolino

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