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Primo Piano Film Tulpa di F. Zampaglione

Creato il 18 giugno 2013 da Oggialcinemanet @oggialcinema

Film Tulpa – I demoni del desiderio

Un’entità che assume sembianze diverse.

Tulpa è un’entità creata dai monaci tibetani che diviene reale attraverso sembianze diverse, assumendo l’aspetto di un giovane o di un vecchio, a volte cattivo e perverso al punto da uccidere. Chi c’è e cosa c’è dietro quest’entità? Ad indagare sulla catena dei delitti è la stessa protagonista dell’ultimo film di Federico Zampaglione, “Lisa Boeri” (Claudia Gerini), una donna fatale dalla doppia vita che la trascinerà in situazioni di estremo pericolo.

F. Zampaglione prosegue il suo cammino nelle vesti di regista perfezionandosi in modo efficace nel genere horror/thriller. La sua ricerca cinematografica, che trae origini dalla commedia nera e grottesca, lo conduce in modo naturale ad attingere ad un genere che ci riporta indietro nel tempo agli anni ’70, quando a dominare incontrastati nel genere “Giallo Italiano” c’erano Dario Argento, Lucio Fulci e Umberto Lenzi, è da loro che trae ispirazione per il suo terzo film ( dopo “Nero bifamiliare” e il riuscitissimo “Shadow”) prodotto dalla “IDF” di M.G. Cucinotta (attrice e produttrice), “un piccolo miracolo italiano” (come lui stesso rivela) distribuito in un’ottantina di copie. Rivolgendosi ai fan su Facebook scrive: “Di questi tempi è un piccolo miracolo vista la difficoltà che il cinema indipendente sta affrontando”.

Lisa Boeri (Claudia Gerini che nel 2012 ha lavorato per molti progetti tra cui “Reality” di M. Garrone e “Il Comandante e la Cicogna” di S. Soldini)” è un’agiata e solitaria manager totalmente dedita al lavoro e alla carriera che svolge a Roma, ma che nasconde dietro false apparenze una doppia personalità: di giorno è dedita al lavoro svolto prevalentemente in un ufficio dove i dialoghi con i colleghi sono appena abbozzati; di notte è una dark lady pronta a realizzare le proprie fantasie erotiche accoppiandosi con partner sconosciuti in un misterioso club privato dal nome Tulpa. L’unica persona con cui Lisa riesce ad avere un dialogo dai contorni umani è il suo capo azienda Roccaforte (un Michele Placido dall’interpretazione davvero magistrale). Per Lisa questo universo solitario è totalmente privo del benché minimo legame affettivo tanto che si sentirà attratta dal cercarsi nuove evasioni notturne, in un club gestito da un misterioso guru tibetano Kiran (Nuot Arquit), un personaggio che gli procurerà una serie di incontri erotici con partner sempre diversi e di entrambi i sessi. Lisa osserverà impotente una sconcertante catena di delitti efferati che interesseranno tutti i personaggi con cui ha avuto incontri occasionali e impaurita da un eventuale coinvolgimento personale, che determinerebbe la fine della sua carriera, decide di tenersi lontana dalla polizia avviando un’indagine personale per scoprire cosa si cela dietro questi crudeli omicidi compiuti da un oscuro assassino. Lisa si ritroverà ad esplorare un universo torbido che gli svelerà attraverso le sue ansie e le sue angosce una realtà nascosta dai contenuti per lei inimmaginabili.

F. Zampaglione regista e musicista (notoriamente conosciuto come il fondatore del gruppo musicale “Tiromancino”) con “Tulpa” riesce a materializzare una sua idea per un film horror in modo istantaneo ed immediato come un obiettivo fotografico, lo fa in modo naturale, determinato e pienamente consapevole su ciò che vuole ottenere, costruisce intere scene che si avvalgono di effetti speciali estremamente realistici e coinvolgenti attraverso una serie di delitti violenti e brutali dal sapore splatter, arricchiti da interminabili attimi di suspense, un ottimo digestivo per gli stomaci forti, oggi come ieri su determinate sequenze evidenziate attraverso i film di Dario Argento, ma malgrado questi particolari, Zampaglione riesce a costruire in modo sapiente ed articolato scena dopo scena una trama scritta dal mitico Dardano Sacchetti, autore a sua volta di molteplici horror oggi divenute icone di un periodo in cui questo genere traeva larghissimi consensi tra il pubblico. “Tulpa” ripropone un genere caro ad un pubblico mondiale, conquistando una grande approvazione anche nella critica. L’horror è una passione che Zampaglione ha avuto da sempre, fin da bambino, quando era attratto in modo irresistibile dai gialli italiani e dai racconti polizieschi, e non è casuale che il film sia stato girato in appena 5 settimane, un combat velocissimo nella realizzazione di un film estremizzato che pone grandi margini di distanza dal classico horror per un risultato dal contenuto agghiacciante.

Tulpa – i demoni del desiderio” è stato distribuito dalla “AI Entertainment” e prodotto dalla “IDF” di Maria Grazia Cucinotta, rivelandosi di grandissimo interesse tra gli horror distribuiti per l’anno 2013, e riscuotendo larghi consensi da parte della critica mondiale, tra i numerosi festival internazionali: oltre che al “Frightfest” di Londra, allo “Stiges”, al “San Sebastian”, al “Fantaporto” e al “Noir” per il festival di Courmayeur. Tra gli interpreti inoltre prendono parte M. Cescon (nel ruolo dell’amica Giovanna), I. Franek (Stefan), F. Vincenzi (Marla) e Crisula Stafida (Giulia).

“Tulpa” sarà nelle sale italiane a partire dal 20 giugno 2013.

di Antonio Gentile

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