Nella seconda parte di questo articolo, abbiamo visto come, sopravvissuto all'accusa di essere lo Squartatore, la figura del Principe Albert Victor abbia cambiato connotazione. Abbiamo accennato in chiusura che è diventato una sorta di sostenitore dell'assassino (o assassini) in due teorie distinte.
La prima teoria coinvolge il suo vecchio tutor di Cambridge, James K. Stephen, ed è stata presentata inizialmente nella biografia su Eddy intitolata "Clarence: Was He Jack the Ripper?" da Michael Harrison.
Secondo questa teoria, basandosi sull'articolo di Stowell, Harrison è giunto alla conclusione che "S" non era Eddy, ma Stephens che stava commettendo gli omicidi "in preda ad un contorto desiderio di vendetta" a causa dello scioglimento della relazione omosessuale con il Principe.
James Stephen era il figlio di Sir James Fitzjames Stephen, il famigerato giudice del caso Maybrick, e cugino di Vanessa Bell e Virginia Woolf. Nel 1883, James è diventato il tutor di Eddy a Cambridge ed il suo compitoe era quello di cercare di portare l'intelligenza di Eddy a livelli accettabili. La mente di Eddy era, secondo un ex tutore, "anormalmente dormiente". Durante questo periodo, afferma Harrison, un rapporto sessuale iniziò tra il tutor e l'allievo, con conseguente scandalo di cui, a quanto pare, rimangono poche prove. "L'accusa sembra essere basata principalmente sull'interpretazione di Harrison della vecchia canzone di rugby "They Called the Bastard Stephen" che secondo lui si riferisce a Stephen e Clarence!" (Rumbelow, p 198)
Probabilmente la relazione terminò quando Eddy venne assegnato al 10th Royal Hussars (cavalleria) il 17 giugno 1885. Due anni dopo, Stephen ha un misterioso, e alla fine fatale incidente. Esistono descrizioni separate dell'incidente. Il biografo di Virginia Woolf, Quentin Bell, dice che la tradizione di famiglia afferma che Stephen sia stato colpito alla testa da un oggetto da un treno in movimento. Harrison sostiene che Stephen è stato ferito quando il cavallo che stava cavalcando scartò e lo gettò tra le pale in movimento di un mulino a vento. In ogni caso, l'incidente fu serio e richiese molte cure. Anche se inizialmente sembrò in procinto di un completo recupero, si scoprì che il suo cervello venne danneggiato in modo permanente e che questo lo stava portando lentamente alla follia.
Il comportamento di Stephen era estremamente insolito. Bell racconta occasioni in cui Stephen trafisse una pagnotta con la lama di un bastone animato; di un caso in cui si convinse di essere un pittore di grande genialità; del fatto che andasse in giro come impazzito in una carrozza in affitto, e "in un'altra occasione comparve a colazione ed annunciò, come se fosse una faccenda divertente, che i dottori gli avevano detto che sarebbe morto o sarebbe completamente impazzito".(Rumbelow, p 199)
A questo punto, Stephen diventa un paziente di Sir William Gull (Rumbelow colloca l'evento dopo il primo infarto di Gull nel 1887) ed inizia un rapido declino fisico e mentale. Stephen passa da un progetto all'altro con scarsa attenzione o interesse. E' durante questo periodo che Stephen scrive due volumi di poesie che includono immagini di estrema violenza contro le donne. Stephen è stato rinchiuso in un ospedale psichiatrico nel 1891, dove morì nel febbraio successivo.
Harrison sostiene che la rottura del rapporto con Eddy, in combinazione con l'incidente, indusse Stephen a cercare vendetta nei confronti di Eddy. Perché scegliesse queste misere donne non è sufficientemente spiegato. Harrison sostiene che gli omicidi furono una sorta di sacrificio di sangue attraverso una spiegazione elaborata che comprende una divinità selvaggia chiamata la Grande Madre, il dio romano , la relazione del nome Frances Coles (l'ultima vittima degli omicidi di Whitechapel avvenuta il 13 febbraio 1891) tradotto in greco, e l'opuscolo di Stephen in difesa dello studio obbligatorio del greco all'università. Harrison prosegue affermando che lo Squartatore in realtà uccise dieci donne (per adattare la sua teoria incluse Alice Mackenzie, Frances Coles, o Davis e Annie Farmer), ma Rumbelow contesta questo conteggio poichè la e la sono contate insieme e Annie Farmer non è stata affatto assassinata. La teoria delle dieci donne è importante perché Harrison crede che Stephen interpretasse la sua poesia "Air: Kaphoozelum", in cui il criminale della canzone uccide dieci prostitute.
Harrison ci riprova quando tenta di connettere la calligrafia di Stephen con le lettere dello Squartatore "From Hell" e "Dear Boss", e che lo stile interno di alcune delle poesie di Stephen corrisponde ad alcune delle lettere anonime dello Squartatore. Questa connessione è stata contraddetta da Thomas J. Mann in un articolo sul Journal of World Association of Document Examiners (giugno 1975), in cui Mann determina che solo la lettera ricevuta da Lusk (il presidente del Comitato di Vigilanza di Whitechapel) è probabile che sia autentica e che la connessione tra la scrittura di Stephen e quella lettera è minimo. "La prova schiacciante è che i due scritti non corrispondono, e se l'autore della lettera di Lusk è davvero Jack lo Squartatore, allora Stephen non è quell'uomo". (Rumbelow, pag. 204)
Per non essere da meno, David Abrahamsen nel libro "Murder and Madness: Secret Life of Jack the Ripper" fa rimergere la teoria Eddy/Stephen. Abrahamsen era uno psichiatra forense che ha sviluppato un profilo psicologico di Jack sulla base degli omicidi e su quel poco di prove che si è lasciato alle spalle. La sua conclusione che l'assassino fosse pazzo e che gli omicidi avessero un movente sessuale non era niente di nuovo, anche se ha permesso alcune nuove interpretazioni di alcune prove e metodo. Abrahamsen però sbagliò quando si mise a cercare qualcuno con cui abbinare il profilo! Stephen fu l'unica scelta logica perché era l'unico dei sospetti NOTI che corrispondesse al profilo. Questo non tiene conto però del fatto che lo Squartatore potesse essere ancora uno SCONOSCIUTO per noi all'epoca. Inoltre, Abrahamsen afferma che Eddy fu un complice nei crimini e che lui e Stephen godessero di un rapporto di reciproca dipendenza in cui Stephen era il partner dominante. Poiché la teoria si basa quasi completamente su conclusioni psicologiche, la mancanza o la natura contradditoria di alcune prove permane.
E' improbabile che Eddy sia stato la fonte della follia omicida dell'innamorato Stephen, ma Eddy torna in quella che è la teoria più popolare fino ad oggi: il Complotto Reale.
Alla fine, è difficile considerare Eddy un sospetto credibile. Anche se non confermato, non vi è alcuna prova concreta che Eddy avesse dei problemi mentali (sia a causa della sifilide che per qualsiasi altro motivo), si è detto che fosse fuori dal paese durante gli omicidi, e non è stata prodotta alcuna prova concreta che colleghi Eddy a rapporti sessuali sia con James Stephen che Annie Crook. Nonostante questi fatti, è probabile che la teoria del coinvolgimento di Eddy negli omicidi in qualche modo non potrà mai svanire del tutto.