Priorità nel lavoro per la ricostruzione in Somalia ai cittadini somali/Espulsi lavoratori keniani considerati irregolari

Creato il 07 novembre 2015 da Marianna06

 

Il governo di Mogadiscio ha ordinato l’espulsione di 27 cittadini keniani presenti illegalmente nel paese. Lo riferisce la stampa somala, sottolineando che è la prima volta in 25 anni che la Somalia espelle degli stranieri il cui visto di soggiorno è scaduto.

Gli ‘irregolari’ sono stati anche condannati ad una multa pari a 10 dollari al giorno per tutti i giorni in cui hanno soggiornato nel paese illegalmente.

Non è chiaro per quanto tempo i cittadini keniani in questione avessero risieduto in Somalia. Secondo la stampa locale la vicenda vuole costituire un monito per il futuro.

La relativa pacificazione degli investimenti per la ricostruzione della Somalia, cominciati ad arrivare dai donatori nell’ultimo anno e mezzo, avrebbe attratto manodopera dai paesi vicini, contribuendo a diffondere la presenza di stranieri senza documenti in giro per il paese.

In breve la Somalia, tra i paesi al mondo con le più alte percentuali di sfollati e rifugiati in fuga dalla guerra, si trova a dover affrontare il problema opposto: quello dell’arrivo e della presenza di stranieri senza regolare permesso.

Secondo una legge approvata di recente dal parlamento di Mogadiscio, i permessi di lavoro sono obbligatori per gli impiegati stranieri ma alle aziende che operano nel settore della ricostruzione viene richiesto di dare priorità ai cittadini somali per contrastare la disoccupazione giovanile.

Anni di conflitto civile e caos istituzionale, tuttavia, hanno avuto conseguenze devastanti sul settore dell’istruzione, lasciando molti giovani somali privi di formazione.

               a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)