Privacy: i consigli di Massimiliano Donà e UNC

Creato il 28 gennaio 2014 da Yellowflate @yellowflate

In occasione della Giornata europea per la protezione dei dati personale Massimiliano Dona parla di privacy e progresso tecnologico.

Roma, 28 gennaio 2014 – “La consapevolezza è l’unica arma che i consumatori hanno contro gli attacchi alla loroprivacy, sia che provengano da call center molesti, da sistemi di profilazione aggressivi o dalle insidie del web“. E’ quanto dichiara Massimiliano Dona Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori (http://www.consumatori.it), in occasione della Giornata europea per la protezione dei dati personali.

“In un momento in cui la crisi ha reso le aziende più aggressive nella loro comunicazione e il web ha rivoluzionato il concetto di privacy -aggiunge Dona (segui @massidona su Twitter)- è importante che i consumatori sappiano riconoscere le insidie di chi mira a trasformare in dati sensibili qualsiasi momento delle nostre esistenze. Senza contare che è doveroso ridiscutere alcuni aspetti della tutela della privacy, tenendo conto della dinamicità del mercato, che rende obsolete molte norme che fino a poco tempo fa potevano risultare adeguate”.

“Sentiamo spesso parlare di phishing -aggiunge il Segretario generale- ed ormai anche i consumatori meno tecnologici sanno di cosa si tratta e hanno imparato a difendersi, anche se la fantasia dei truffatori è più veloce di qualsiasi provvedimento di contrasto. E così, in questi giorni, il fenomeno ha coinvolto l’azienda Carrefour, ma a farne le spese (è il caso di dirlo) sono stati soprattutto i consumatori che hanno cominciato a ricevere comunicazioni riguardanti una carta per acquisti alimentari: naturalmente la richiesta di denaro era una vera e propria truffa e l’azienda si è subito attivata per spiegare che non aveva lanciato alcuna campagna promozionale. Il fatto però lascia i consumatori nella sfiducia verso le norme e le istituzioni preposte a garantire la privacy, ma anche verso le imprese”.

“E’ soprattutto Internet -conclude l’avvocato Dona- il settore in cui è auspicabile migliore coordinamento tra istituzioni e aziende per la protezione dei dati personali e l’impegno a sensibilizzare i cittadini ai diritti legati alla tutela della riservatezza, della dignità della persona e delle libertà fondamentali. Finché non saranno garantite le adeguate tutele non potremo certamente parlare di reale progresso: offrire, ad esempio, la possibilità di pagare online con il telefonino o il tablet è un’opportunità soltanto se si garantisce la sicurezza dei pagamenti e la riservatezza dei propri dati; altrimenti si rivela soltanto l’ennesimo attacco al portafoglio e alla privacy dei consumatori”.

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