Pro12: Townsend elogia i suoi ragazzi, “La finale è un premio alla professionalità di questo gruppo”

Creato il 23 maggio 2015 da Soloteo1980 @soloteo1980

Scotstoun Stadium (Glasgow) - " Voglio fare i complimenti ad Ulster, per la partita che ha giocato e per averci messo in difficoltà. Noi abbiamo fatto qualche errore e faticato molto, ma alla fine il carattere di questa squadra e la voglia di vincere ci hanno regalato un'altra partita in questa stagione e non posso non dire di essere orgoglioso di tutto il gruppo ".

Gregor Townsend, head coach dei Warriors, è ovviamente soddisfatto per il risultato e per la grande voglia messa in campo dai suoi ragazzi contro Ulster ma sa che, se i Warriors vorranno conquistare il primo successo della loro storia, settimana prossima dovranno sistemare più di qualche aspetto. " Quando loro hanno trovato il calcio di punizione, nel secondo tempo, che ci ha rispediti a cinque punti di distanza, sapevamo che solo una meta ci avrebbe consentito di vincere la partita; la meta è arrivata ed è anche una gran bella marcatura, ma quando ho visto dove abbiamo schiacciato a terra l'ovale ho pensato anche alla possibilità concreta che ci potessimo giocare la finale ai supplementari. Sinceramente, non so quanti dei nostri erano pronti a giocare altri venti minuti dopo tutto il dispendio di energie, quindi ancora di più merito a Finn Russell per aver trovato quel calcio che ha vinto la partita. Abbiamo fatto qualche errore di troppo, ma va dato merito anche alla grande difesa di Ulster che stasera ci ha messo in grosse difficoltà, soprattutto in ruck dove hanno sempre scelto di portare pressione con molti giocatori per cercare di portare via l'ovale. Lo sforzo, l'impegno che i ragazzi hanno messo in tutta la settimana, in allenamento, e stasera, l'aver saputo stringere i denti di fronte ai problemi, al fatto di dover fare a meno del capitano e del tallonatore titolare nei primi minuti è davvero un credito alla professionalità di questo gruppo. Nel primo tempo Ulster è stata decisamente la squadra migliore, mentre nel secondo tempo siamo stati bravi a mantenere la palla in mano più a lungo e ci siamo garantiti la possibilità di vincere la partita. La nota negativa della serata è il fatto che Al Kellock non abbia potuto giocare più a lungo e sia stato costretto ad uscire dal campo infortunato; lo sforzo messo in campo dai suoi compagni, però, mostra coi fatti quello che lui è stato capace di costruire. La squadra ha giocato per lui, per dargli un'altra possibilità e chiudere la sua carriera in finale ".

Lo scorso anno i Warriors hanno giocato - e perso, alla RDS Arena di Dublino contro Leinster - la prima finale della loro storia. Quest'anno arrivano all'appuntamento dopo aver chiuso in testa alla classifica la regular season e, a differenza dell'ultima volta, giocheranno in campo neutro. Townsend crede che, per se stesso e per il gruppo, aver già fatto esperienza sia un fattore importantissimo: " Era la mia prima finale da head coach, era la prima finale per molti ragazzi di questo gruppo e sicuramente sapremo utilizzare quell'esperienza per cambiare il nostro approccio alla prossima gara. Se Munster dovesse vincere contro gli Ospreys i loro tifosi potrebbero, in qualche modo, vanificare il fatto che si giochi in campo neutro ma in ogni caso anche noi proveremo a portare a Belfast il maggior numero di tifosi possibile. Lo scorso anno a Dublino sono venuti in quattromila e si sono fatti sentire, così come stasera voglio sottolineare il sostegno e l'aiuto che il pubblico ha saputo darci".

"È frustrante, inutile negarlo, ma non posso dire che i ragazzi non abbiano provato a vincere questa gara fino alla fine. Abbiamo giocato meglio nel primo tempo, mentre nel secondo, nonostante siamo sempre rimasti in controllo della nostra partita, abbiamo concesso loro troppo campo, tirandoceli per troppo tempo nei nostri 22m. Adesso dovremo lavorare duro in estate, come fatto lo scorso anno, e metterci in condizione di tornare a giocare una semifinale nella prossima stagione, magari stavolta costruendoci una piattaforma migliore ".

Neil Doak, arrivato in ottobre alla guida degli Ulstermen al posto del dimissionario Mark Anscombe - e dopo che in estate David Humphreys aveva lasciato, direzione Gloucester - non riesce a nascondere la delusione per la sconfitta e per aver fallito l'obiettivo di giocarsi la finale tra le mura amiche del Kingspan Stadium di Belfast. " Sapevamo che la gara sarebbe stata decisa da chi avrebbe preso tutte le opportunità, anche le più piccole, che si sarebbero presentate; loro, in questo, sono stati più bravi di noi. Abbiamo avuto una buona stagione e perdere la possibilità di giocarsi la finale in casa dopo essere stati in vantaggio per settantacinque minuti è davvero frustrante. Se guardiamo indietro, a tutta la stagione, possiamo trovare qualche momento in cui abbiamo sbagliato e dare la colpa a quel particolare errore per non essere riusciti a chiudere nei primi due posti in classifica, ma credo che i ragazzi abbiano fatto sempre del loro meglio e purtroppo stasera è andata così ".


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