Warriors e Ulster sono reduci entrambe da una vittoria nell’ultimo turno.
Mentre i Glaswegians hanno imposto il primo stop casalingo stagionale a Munster, dominando il primo tempo e mostrando una grandissima tenuta difensiva nella ripresa, gli Ulstermen hanno sotterrato di mete il malcapitato Connacht, per chiudere una mini-serie di due sconfitte consecutive, registrando però un nuovo infortunio che va ad aggiungersi alla già lunga lista.
Robbie Diack, infatti, salterà il match dello Scotstoun a causa di un infortunio alla caviglia sinistra, assieme a Ruan Pienaar, Rory Best, Dan Tuohy e Roger Wilson.
Mark Anscombe può comunque contare su un gruppo solido e competitivo, ma non c’è dubbio che il successo a Limerick abbia davvero lanciato gli scozzesi tra le favorite anche per i playoff.
Avremo tempo in settimana per approfondire meglio gli aspetti di interesse della gara, che seguirò dallo stadio, ma nello scorso fine settimana in Pro12 ci sono stati altri spunti d’interesse, in vista del prossimo turno. Una cosa va detta, però: i Warriors devono essere più cinici e concreti in fase offensiva, perché finora hanno raccolto solo una vittoria con bonus offensivo sulle quattordici messe a segno. Troppo poco.
Partendo da Connacht-Munster, che si incontreranno sabato allo Sportsground di Galway in un derby che, mai come quest’anno, potrebbe vedere le Aquile compiere l’impresa contro i rivali della Red Army.
La pesante sconfitta patita a Belfast ha lasciato il segno in Pat Lam, head coach di Connacht, e in settimana il focus della Province sarà puntato sul ristabilire l’orgoglio dell’Ovest, dando anche un dispiacere ai ‘potenti’ vicini. Munster, dal canto suo, avrà sicuramente in testa la semifinale di Heineken Cup, contro Toulon la settimana dopo, e il colpaccio del Galwegians non è così assurdo.
Venerdì, oltre a Warriors-Ulster, si giocherà anche Leinster-Benetton Treviso.
I Leoni hanno battuto bene i NG Dragons e, nonostante tutte le voci che vogliono giocatori in partenza e un nuovo staff tecnico pronto a subentrare dalla prossima stagione, il gruppo ha mostrato anche a Glasgow che la voglia di chiudere in crescendo c’è.
Alla RDS troveranno Leinster in cerca di punti preziosi, dopo la sconfitta di Swansea, ma apparso colpito duramente dalla eliminazione per mano di Toulon dalla maggiore competizione europea, che ha di fatto segnato la fine di un ciclo.
Potrebbe tornare in campo O’Driscoll, ma i Dubliners stanno ancora scontando le fatiche del 6 Nations e, sebbene siano favoriti per una vittoria col bonus, non è esclusa una sorpresa.
Zebre-Edinburgh è un match con in palio onore e, per gli scozzesi, forse l’ultimissima chiamata per la Champions Cup del prossimo anno. I Gunners sono distanti dieci punti dagli Scarlets e, se non impossibile, raggiungere i gallesi a quattro gare dal termine è molto, molto difficile, avendo gettato al vento, settimana scorsa in casa contro i Blues, una grande chance.
Per gli italiani, come ha ammesso lo stesso head coach Cavinato, la stagione è stata positiva, perché l’obiettivo di raccogliere qualche vittoria e venti punti in classifica è stato centrato. Sarà una gara aperta, trasmessa in tv in Italia e in Scozia, speriamo sia anche divertente.
Delle quattro, detto degli Scarlets che comunque hanno un buon margine da difendere, solo gli Ospreys sono davvero in corsa per un obiettivo. Per loro è ‘mandatory’ una vittoria con bonus offensivo, se vogliono mantenere viva la fiammella di speranza di post-season riaccesa col successo su Leinster.
Lo scorso anno ero a Cardiff tra i 36mila spettatori che hanno assistito ad una bella giornata di rugby. Non è detto che quest’anno si ripeta lo stesso exploit a livello numerico, ma dal punto di vista dello spettacolo in campo dovrebbero essere due gare equilibrate.