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Pro12: Verso la “1872 Cup”. Retrospettiva sull’edizione 2012/’13 (140th Anniversary)

Creato il 21 dicembre 2013 da Soloteo1980 @soloteo1980

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Giovedì prossimo, Boxing Day, è tempo di “1872 Cup” con l’andata del back-to-back dell’intercity derby tra Edinburgh Rugby e Glasgow Warriors. Avremo modo, nei prossimi giorni, di analizzare come le due squadre arrivano all’appuntamento, valido per le giornate 11 e 12 di RaboDirect Pro12, e di vedere nel dettaglio le scelte dei due head coach (lunedì saranno annunciate le formazioni).

Adesso, spazio alla retrospettiva dell’ultima edizione, con un pezzo pubblicato quasi dodici mesi fa su “SportPeople”, sito che si occupa prevalentemente di calcio (per questo ci sono spiegazioni sul format della Celtic League).
Solo un appunto: quest’anno, le premesse sono decisamente diverse e vedo addirittura Edinburgh leggermente favorito…

 

Speciale “1872 Cup” – Edinburgh-Glasgow Warriors 

I Glasgow Warriors conquistano per il quarto anno consecutivo la “1872 Cup”, trofeo messo in palio tra le due franchigie scozzesi di rugby all’interno del normale svolgimento del campionato “celtico”, la RaboDirect PRO12.

L’edizione del 2012 coincide con il 140° anniversario del primo incontro tra le due città, da sempre rivali, in ogni sport, e fa di questa partita la più antica nella storia del rugby.

Da sempre i cosiddetti “inter-city derbies” attraggono una grande cornice di pubblico e anche in questa stagione le due sfide confermano la tradizione.

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I due match programme della scorsa edizione

Prima di entrare nel dettaglio, due parole sulla formula della coppa: la Celtic League, negli ultimi anni, ha deciso che a cavallo delle festività natalizie siano disputati i derby tra le squadre della stessa nazione, per limitare gli spostamenti in un periodo solitamente critico e favorire il maggior afflusso di pubblico possibile alle partite.

Quindi, nei due fine settimana “natalizi” si giocano le sfide back-to-back, andata e ritorno ravvicinate; in Italia c’è stato Benetton Treviso-Zebre, con la netta affermazione dei Leoni trevigiani in entrambe le sfide, in Galles Cardiff Blues-NG Dragons e la sempre affascinante Ospreys-Scarlets, in Irlanda Munster-Ulster e Leinster-Connacht.

In Scozia, come detto, le due rappresentanti della Nazione del Cardo si sfidano in due agguerrite gare, in cui è in palio, oltre ai punti validi per la classifica di PRO12, anche la “1872 Cup”. Si aggiudica la coppa la squadra che ha totalizzato sul campo, al termine delle due sfide, il maggior numero di punti.

Dopo il pessimo autunno internazionale della Scozia, che ha perso tutti e tre i test match interni, i due derby sono un’ottima occasione anche per il nuovo head coach per vedere all’opera i giocatori, prima del prossimo 6 Nazioni. Tuttavia, anche i Club in Scozia risentono delle difficoltà della Nazionale, perchè in questa stagione, in otto gare giocate complessivamente in Heineken Cup (la Champions League del rugby) le due squadre hanno raccolto la miseria di un punto di bonus, perdendo sempre.

Quindi, venerdì 21 dicembre, alle 7.35pm, kick off della gara di andata, allo “Scotstoun Stadium” di Glasgow. Lo stadio, situato nel West-End della città, è da questa stagione la nuova casa dei Warriors, che lo hanno riadattato alle loro esigenze e che, nonostante la pista di atletica, è davvero un gioiellino. Fino alla scorsa stagione i Warriors dividevano il Firhill Stadium, poco lontano da qui, con il Partick Thistle, terza (o quarta, dipende se tifate o meno i Queen’s Park) squadra di calcio della città.

A Glasgow l’offerta di sport ad alto livello è davvero grande, e la passione per il rugby altrettanto intensa. Considerando che Glasgow è la città dell’Old Firm, non è cosa da poco avere una media spettatori che si aggira sulle 4500 unità, con la gara contro Edinburgh che ha segnato il sold-out, poco più di seimila spettatori. E’ vero che i Warriors giocano le gare interne il venerdì sera, per evitare la concorrenza con le gare di calcio del sabato pomeriggio, ma ho anche imparato che è difficile che il pubblico si “mischi”.

Insomma, i Warriors entrano in campo davanti al proprio pubblico con i favori del pronostico, nonostante arrivino da quattro sconfitte consecutive. Pronostico rispettato, perchè nella prima mezz’ora un break incredibile li porta sul 17-0, grazie alle mete del canadese van der Merwe (2) e di Harley. Edinburgh si riprende, a fatica, e deve cedere di nove lunghezze, 23-14 (meta di Francis e 3 piazzati di capitan Laidlaw) con un risultato che non rispecchia, a causa del rilassamento della ripresa, il predominio netto dei Warriors per praticamente tutti gli ottanta minuti.

Sabato 29 dicembre, alle 4.05pm, al Murrayfield di Edimburgo è in programma la gara di ritorno. Ai Gunners serve un’impresa che va oltre i dieci punti di distacco necessari, per ribaltare pronostico ed inerzia nelle mani dei rivali. Da Glasgow arrivano in tanti, per lo più in pullman e treno, per sostenere i Warriors, e il colpo d’occhio è buono. Sostengo, da quando sono qui, che il Murrayfield coi suoi 67mila posti sia assolutamente sovradimensionato per la realtà “celtica”, e anche le 11225 presenze di questa partita si perdono nel mare di seggiolini vuoti del “tempio” del rugby scozzese. Bella la coreografia iniziale, belli i fuochi d’artificio all’ingresso in campo delle squadre (come a Glasgow).

I Warriors decidono di non gestire il vantaggio e giocano per la vittoria. Che arriva, al termine di una gara condotta e dominata dal primo all’ultimo minuto, ad eccezione degli ultimi dieci, quando Edinburgh, che è stata sotto 3-21, risorge grazie a due mete (King e Visser, dopo che per Glasgow erano andati a segno Maitland, Jackson e il sempre più sorprendente Pyrgos) fino al 21-17 finale. 

i Warriors conquistano la “1872 Cup” per il quarto anno consecutivo, oltre che le due partite che consentono loro, con gli 8 punti in totale, di consolidare la posizione in zona-playoff. Per Edinburgh solo un misero punto di bonus e la certezza che questa stagione, nonostante sia al giro di boa, debba terminare il prima possibile per voltare pagina.


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