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Processione Torre Annunziata.”La Madonna della Neve non si inchina”

Creato il 22 ottobre 2015 da Vesuviolive

Il canto alla Madonna della Neve di Torre Annunziata

Nessun inchino. Davanti alle case dei boss o di ricchi finanziatori della festa“, queste le parole dure di monsignor Raffaele Russo. Ieri alla vigilia della festa e della processione della Madonna della Neve, che si terrà oggi a Torre Annunziata, è stato assunto un’impegno di legalità che vede uniti la Chiesa e il Comune contro la camorra.

Un forte segnale nella città dove lavorava il giornalista del Mattino Giancarlo Siani, ucciso per il suo impegno anticamorra 30 anni fa. L’arcivescovo di Nola Beniamino Depalma spiega: “I fedeli apprezzeranno il messaggio“. A dirlo è Il Mattino.

Il sindaco Giosuè Starita ha deciso di far indossare, durante la processione odierna, la fascia tricolore ai familiari delle vittime innocenti della camorra di Torre Annunziata. Dopo i casi clamorosi di Castellammare (i portatori che si fermarono davanti all’abitazione del boss Renato Battifredo), di Barra (in occasione dei gigli, il clan Cuccaro dominò la parte religiosa della festa), dell’inchino della processione a Salerno di San Matteo e nella stessa Torre Annunziata l’anno scorso, quest’anno l’associazione Libera si è impegnata contro queste “pratiche” e ha invitato a sospendere la processione qualora si verifichino episodi strani.

È una testimonianza di comunione fra l’intera città e persone che, a causa dei loro comportamenti o casualmente, sono state assassinate dai criminali, ma continuano a vivere perché le ricordiamo, ne parliamo, ci emozioniamo per loro e con loro. Luigi Cafiero, Luigi D’Alessio, Francesco Fabbrizzi, Costantino Laudicino, Raffaele Pastore, Matilde Sorrentino, Luigi Staiano, Giuseppe Veropalumbo, Rosa Visone, Giancarlo Siani, napoletano adottato da Torre, sono i colori del nostro agire, ci impongono non solo la Memoria, ma anche l’Impegno” dichiarano i vertici di Libera, come riporta Lo Strillone.

Quello che assumiamo da quest’anno è di impedire ogni forma di inchino dell’effigie della Madonna della Neve nei confronti di chicchessia. Quel quadro è simbolo religioso e laico, unisce la comunità cattolica e tutta la città, è sacrilego ed ignobile che renda omaggio a singoli o gruppi, di fedeli o cittadini, ancor di più se si tratta di delinquenti. Ecco perché Libera chiede alle autorità religiose, civili, militari, alla popolazione tutta di interrompere immediatamente il corteo in onore della Patrona, qualora si verifichi la vile consuetudine degli anni scorsi. In questo periodo in cui i boss fanno udire e vedere ostentatamente la tracotanza del loro presunto potere, Torre può dare prova della sua condanna, inequivocabile e perentoria, contro la malavita organizzata”.


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