Product Placement: the Wolf of Wall Street

Creato il 02 aprile 2014 da Arscreativo

Product Placement: the Wolf of Wall Street ARSENALE CREATIVO

La notte degli Oscar 2014 è ormai passata da un pezzo, da italiana sono ovviamente contenta per la vittoria de La Grande Bellezza, così come sono però dispiaciuta per il mancato Oscar a DiCaprio come miglior attore protagonista, ma solo perché sono un’affezionata fan di Leo, non un’esperta di cinema. Tuttavia, ormai due mesi fa sono andata al cinema a vedere “The Wolf of Wall Street” e, lasciando da parte le mie opinioni personali, da 3 ore di film mi aspettavo molto di più in termini di product placement. Voglio dire, non si può negare la presenza di molti brand, ma niente di nuovo, niente che mi abbia veramente sorpreso. Le droghe sono state sicuramente più menzionate dei marchi, tanto da avere un grande effetto anche sulle ricerche di Google, che ha registrato un picco di interesse per il Quaalude, una droga ipnotica di cui il protagonista ha abusato per tutto il film. Essendo droghe, soldi e lusso i focus centrali dell’ultima opera di Scorsese, la presenza dei marchi del lusso si può considerare tanto dovuta quanto scontata, ma vediamo i casi più interessanti.

Ray Ban e Ralph Lauren

Presenti nella stessa scena, a bordo dello yacht, i brand erano impossibili da non notare grazie alla lunghezza della scena: quasi 8 minuti di dialogo tra Jordan Belfort e l’agente dell’FBI. 8 minuti in cui il modello Wayfarer di Ray Ban e la polo di Ralph Lauren hanno attirato l’attenzione, accostandosi al lato più informale e rilassato del protagonista.

Nike e Lamborghini

Una delle scene più assurde ha avuto come protagonisti altri due importanti brand: Nike e Lamborghini. La prospettiva delle inquadrature, così come la lentezza della scena in cui Belfort era in preda ad un’intossicazione di Quaalude, hanno sottoposto i brand ad una prolungata esposizione. L’assurdità della scena si riflette però anche sull’assurdità del product placement: cos’hanno in comune Nike e Lamborghini tanto da comparire associati nello stesso momento? E soprattutto, gli effetti della droga come possono essere collegati all’immagine sana e sportiva di Nike? La prima cosa che ci insegnano sul product placement è proprio di seguire una coerenza. Questo mi fa pensare che, in alcuni film, l’importante sia solo essere presenti, non importa come.

Alta moda: Armani, Gucci, Versace, Brioni, Tag Heuer

Naturalmente i brand dell’alta moda hanno fatto a gara per vestire i protagonisti in un contesto di lusso e potere, ecco allora alcuni marchi che abbiamo scovato. Armani, Gucci e Tag Heuer hanno caratterizzato lo stile di Jordan Belfort, ma se la presenza della moda italiana era quasi scontata, ho trovato molto interessante la scelta dell’orologio. Un Tag Heuer Serie 1000, un orologio oro icona nella metà degli anni ’80, ha letteralmente rubato la scena a Rolex, cui presenza è passata in secondo piano, e ce ne vuole insomma. Versace è stato invece il brand che ha vestito Margot Robbie, musa del film. Dalla scena in cui si è presentata indossando un paio di occhiali Versace, passando per gli orecchini indossati quando Jordan si è presentato con uno yatch come regalo di nozze. L’attore Jean Dujardin, che interpretava il ruolo del banchiere svizzero Jean-Jacques Handali, indossava invece un’esclusiva collezione fatta su misura da Brioni.

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