GENERE: COMMEDIA
RATING: * * * +
TRAMA:
Keith Michaels è uno sceneggiatore hollywoodiano di successo, tanto da vincere qualche anno prima addirittura un oscar con il suo mitico film Paradiso sbagliato. Ma da un po’ di tempo a questa parte l’ispirazione sembra averlo abbandonato e le sue nuove sceneggiature non incontrano più il favore dei produttori; così, suo malgrado, per vivere è costretto ad accettare un lavoro di ripiego come insegnante in un corso di sceneggiatura presso una università di una piccola cittadina di provincia americana. La delusione ed il cocente senso di sconfitta sono tali che all’inizio Keith decide di usare quel lavoro solo per stare a galla, impegnandosi il meno possibile, ma poi qualcosa succede e come disse il suo nuovo collega ed amico Jim, “l’insegnamento affonda i suoi artigli ” ….
(Regia: Marc Lawrence – anno 2015)
COMMENTO:
Un film che racconta la storia di uno sceneggiatore non può che avere una sceneggiatura speciale e quella di Marc Lawrence è impeccabile! Dialoghi veloci e acuti, battute fresche e taglienti, gaffe divertenti, il tutto in perfetta linea con i parametri della commedia.
Una pellicola brillante, che riesce a coniugare leggerezza ed intelligenza, affidata ad un grandissimo Hugh Grant, il cui volto maturo è perfetto nel’impersonare quello informale e disincantato del professor Keith Michaels, uomo estremamente intelligente e sceneggiatore una volta sulla cresta dell’onda, che vive ora il declino degli scrittori che hanno perso l’ispirazione e con essa anche un po’ della propria autostima. Un matrimonio che non c’è più, un figlio che non si sente da troppo tempo, fanno il resto, ma il tutto raccontato senza mai scantonare dal genere umoristico, grazie alla penetrante ironia affidata ai pensieri perspicaci e disarmanti che il prof. Keith non riesce proprio a nascondere, soprattutto se aiutato da un buon bicchiere di vino. Le sue parole escono fluide e spontanee creando spesso imbarazzo negli astanti ma anche quell’istintiva simpatia in chi ama la sincerità; le persone come Keith Michaels sono così, o si amano o si odiano, personalmente sono fra quelli che le adorano.
Tutti i personaggi sono simpaticissimi e psicologicamente ben delineati, da Jim, ex nerd che insegna Shakespeare, la cui vita personale risente del declino dei sonetti da lui citati, al preside della scuola dott. Lerner, ex marines dal cuore di burro che si commuove ogniqualvolta mostra con orgoglio la foto di sua moglie e delle sue adorate quattro figlie, in tutto 5 donne che lo pongono in una situazione di minoranza spiazzante, ma di cui è evidentemente follemente innamorato. Una piccola comunità talmente ben assortita da farti venir voglia di andare a vivere in quella piccola e piovosa cittadina degli Stati Uniti.
Carina la somiglianza di Marisa Tomei (nei pani della travolgente Holly Carpenter) con la nostrana Geppy Cucciari in versione americana.
Una commedia gradevole ed intelligente che ti lascia la stessa sensazione di soddisfazione e buonumore di una serata trascorsa in compagnia di buoni amici, simpatici e stimolanti; se per voi è poco ….