Franco Coppoli, docente presso un istituto per geometri a Terni, è stato sospeso dall’insegnamento per aver impedito alla polizia di effettuare all’interno della sua classe un controllo antidroga.
L’insegnante, membro dei Cobas, confederazione comitati di base, verrà sottoposto ad un provvedimento disciplinare, avviato dalla dirigente scolastica Cinzia Fabrizi in seguito all’accaduto. Gli atti di tale provvedimento sono stati spediti all’Ufficio provinciale di Terni e alla Direzione dell’Ufficio Regionale dell’Umbria.
L’insegnate di Terni si è rifiutato di fare entrare in classe i poliziotti con i cani antidroga, ritenendolo un atto fuori luogo, definendo ”l’azione della polizia priva di ogni logica”. Egli si è quindi accertato che non vi fosse alcun mandato da parte della magistratura prima di ostacolare l’ispezione. Dopo aver respinto gli agenti, Franco Coppoli ha minacciato di denunciarli per interruzione del servizio pubblico. Coppoli ha difeso gli studenti ed il loro diritto allo studio. La notizia è stata resa nota il 3 aprile sebbene l’episodio si sia verificato prima di tale data. L’incursione della polizia nella scuola non è caso isolato. Numerosi sarebbero i blitz effettuati dalla polizia nelle scuole italiane allo scopo di accertare l’eventuale detenzione di droga da parte degli
Franco Coppoli nel 2009 era già stato sospeso per un mese dall’insegnamento per aver rimosso, durante una lezione, il crocifisso della parete dell’aula. Coppoli aveva rivendicato oltre che la libertà d’insegnare, quella ben più importante di religione. L’insegnante aveva inteso difendere in questo modo la laicità dello Stato e della scuola, il cui compito è quello di formare gli alunni, a prescindere da qualsiasi credo religioso. Un atto, quello di Coppoli, che aveva suscitato le critiche delle famiglie degli alunni. L’opposizione dell’insegnate ternano ai controlli antidroga ha diviso l’opinione pubblica, in tanti si sono schierati con il professor Coppoli, giudicando il suo operato come un atto coraggioso e condivisibile. Il docente attende adesso gli esiti del provvedimento disciplinare e di sapere a quali contestazioni dovrà rispondere.