China Miéville è nato a Norwich il 6 settembre 1972. A diciotto anni è andato ad abitare in Egitto, dove ha insegnato inglese e ha sviluppato un interesse per la cultura araba e la politica mediorientale.
Miéville ha una laurea in antropologia sociale conseguita presso l’Università di Cambridge, un master e un PhD in relazioni internazionali conseguiti presso la London School of Economics. La sua tesi di dottorato è stata pubblicata negli Stati Uniti e nel Regno Unito col titolo “Between Equal Rights: A Marxist Theory of International Law”. Miéville fa parte del Socialist Workers Party inglese e si è presentato senza successo alle elezioni per il parlamento inglese nel 2001. La sua posizione politica di sinistra colora i suoi scritti come pure le sue idee sulla letteratura; le sue opinioni sulla relazione tra politica e scrittura hanno portato spesso a discussioni accese.
Inoltre, China Miéville scrive regolarmente per il famoso quotidiano “The Guardian” e in Inghilterra è considerato un importante intellettuale. I suoi romanzi hanno vinto vari premi, tra cui l’Hugo, l’Artur C. Clarke, il Bram Stoker, il British Fantasy e il Locus. Alcuni suoi romanzi sono pure stati nominati al Nebula, al World Fantasy, al Philip K. Dick e al British Science Fiction. China Miéville è tra gli autori più famosi della corrente letteraria “New Weird”. Quest’ultima è un sottogenere del fantasy con contaminazioni fantascientifiche ed horror nata per liberare la letteratura fantastica dai cliché tolkieniani. Il “New Weird” si basa sull’abbandonarsi al bizzarro, anche se in maniera molto meno estrema rispetto alla “Bizarro Fiction”. In generale, il “New Weird” sfoga le stranezze più che altro con creature e ambientazioni, mentre la “Bizarro Fiction” lo fa maggiormente tramite le situazioni. Inoltre, il “New Weird” è un genere molto allegorico e ricco di significati socio-politici e filosofici, mentre la “Bizarro Fiction” tende più all’intrattenimento fine a se stesso.
Stile:
Lo stile è il punto debole di China Miéville. I suoi romanzi sono scritti in modo opaco, raccontato, farraginoso, inforigurgitoso, pesante e ridondante. Il suo stile può essere facilmente descritto con una sola parola: dilettantesco. In compenso, però, Miéville eccelle in fantasia, immaginazione, originalità e capacità di generare “sense of wonder”.
Tematiche:
I romanzi di Miéville, e in particolare “Il Treno degli Dei”, sono molto politicizzati. Tra le tematiche trattate troviamo l’imperialismo, il corporativismo, il terrorismo, l’odio razziale, l’omosessualità, l’assimilazione culturale, i diritti dei lavoratori, la globalizzazione, la guerra e il pacifismo. Miéville è anche famoso per aver aspramente criticato Tolkien non solo da un punto di vista letterario, ma anche politico. In più occasioni Miéville ha attaccato sia i cliché generati dalle opere di Tolkien che, soprattutto, la loro natura reazionaria e la loro morale cristiana.
Opere principali:
Le opere più importanti di Miéville sono quelle della “Trilogia del Bas-Lag”: “Perdido Street Station”, “La Città delle Navi” e “Il Treno degli Dei”. Si tratta di romanzi autoconclusivi e indipendenti, ma accomunati dall’ambientazione: Bas-Lag, un mondo fittizio abitato da diverse e strane razze intelligenti. Qui convivono la magia (chiamata “taumaturgia”) e una tecnologia di tipo steampunk. New Crobuzon è la città-stato più importante del Bas-Lag, un luogo in cui regnano il caos, l’inquinamento, la sporcizia e la violenza. In generale, Miéville ha creato un mondo tanto strano e bizzarro quanto decadente e malato.
Opere non ambientate nel Bas-Lag:
“Un Regno in Ombra”, “Il Libro Magico”, “La Città e la Città”, “Kraken”, “Embassytown”. Inoltre, China Miéville ha scritto vari racconti, molti dei quali presenti nella raccolta “Looking for Jake”. Michele Greco