Profumi e calore di un 2014 pieno di persone

Da Pamelaferrara @PamelaFerrara

C’è un armadio, dentro ognuno di noi, che ogni tanto va risistemato, un po’ come durante un cambio di stagione, conservando solo gli abiti che vogliamo indossare ancora, come quel maglione caldo e morbido che profuma di buono e ci fa sentire al sicuro.

Mi ci ritrovo davanti ogni anno, a quell’armadio immaginario, ne fisso il contenuto di ricordi e ripercorro con la mente ogni istante, in cerca di dettagli indimenticabili da stringere forte e portare con me.

Il mio 2014 ha il profumo di pollo e patatine comprati in un take away, dopo essere usciti senza soldi e aver raccolto spiccioli ovunque, che le cose conquistate hanno sempre un sapore più buono, come quando eravamo bambini e quell’ovetto Kinder o quella rotella Haribo ce li dovevamo proprio meritare.

Il 2014 ha il profumo delle grigliate da Denis e Mary, con quegli amici impermeabili al tempo e allo spazio, che la vita è stata così generosa da regalarmi e che sono talmente fortunata da poter contare addirittura sulle dita di due mani.

Il 2014 ha il profumo della mia casa di Bologna, di quella quotidianità piena di poesia, del ragù che il mio compagno ha stivato in piccole vaschette nel freezer, consapevole che, prima che mi metta a cucinare, fa in tempo a finire anche il 2015.

Il 2014 è stato caldo come una notte d’estate, trascorsa su un terrazzo con Lisa, su un divano con Cate, su una spiaggia con Enrico, tra chiacchiere, risate e una connessione mentale più forte di qualunque Rete Wi-Fi perché, da appassionata di tecnologia, ve lo posso proprio assicurare: l’invenzione più bella, sono sempre e comunque le persone.

Ma sopra ogni cosa, il 2014 è stato caldo come quel messaggio di Manu, arrivato ad illuminare il cielo dopo una giornata senza sole: “E’ OVVIO che ti do una mano”, perché l’amicizia, quella vera, a volte è racchiusa in un aggettivo.

E’ stato un anno di sorprese, ma anche di desideri, speranze e sogni mai realizzati, che comunque porto con me nell’anno nuovo, perché la rassegnazione non mi appartiene e continuerò a rifiutare il disincanto: non c’è pezza che tenga, io, voglio incantarmi.

Manca poco ormai, è ora di chiudere l’armadio, preparare la bottiglia di prosecco e fissare nella mente le promesse per il 2015:
1. Iniziare la giornata con un sorriso;
2. Conoscere persone che valga la pena vivere;
3. Credere nella vita, sempre.

2013
2012
2011


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