Le prime piogge dopo mesi hanno portato un'aria autunnale che da una parte è una gradita novità dopo il tanto caldo di questa estate, dall'altra ho già un po' di nostalgia della bella stagione. Ho deciso che questo weekend l'avrei dedicato alla cucina, pane fatto con la pasta madre, una torta di cioccolato e poi una bella pasta al forno dal sapore decisamente montano. Ho trovato questa ricetta sul numero di settembre di Sale&Pepe. L'ho fatta seguendo tutti i passaggi cercando di non modificare troppo la ricetta e il risultato è stato decisamente buono. A me è piaciuta molto, Andrea l'ha trovata un po' asciutta, è per i piatti che si legano con le salse, si aspettava che ci fosse della besciamella come le paste al forno classiche e c'è rimasto un po' male. A me invece è piaciuto il gusto d'insieme, i funghi con il loro sentore di sottobosco, lo speck saporito e speziato, i porri delicati e la scamorza che legava tutto. Buona buona questa pasta anche se non proprio velocissima da preparare. Ho dimezzato le dosi e ho ottenuto due porzioni generose, Abbiamo pranzato solo con questa pasta. Sarebbe stata sufficiente per 3 persone se fatta seguire da un secondo piatto. Ecco come si fa. Dosi per 2 persone:
- 160 g di pasta (conchiglie)
- 180 g di funghi porcini o misti freschi (io ho usato quelli surgelati)
- 80 g di speck a fettine
- 1 porro
- 80g di scamorza affumicata
- 2 rametti di timo
- 25 ml di vino bianco secco
- 1 scalogno
- 40 g di burro + un po' per ungere la teglia
- sale
- pepe
Lessare la pasta, scolarla al dente, condirla con il restante burro e con i porri e speck. Ungere una teglia e versare uno strato di pasta, poi dei funghi, la scamorza a dadini e proseguire così fino ad esaurimento degli ingredienti.
Cuocere in forno a 220° per 20 minuti e servire.
Il mio forno è decisamente troppo caldo, credo che la prossima volta farò cuocere questa pasta a 200° e per accontentare Andrea preparerò poca besciamella liquida e la aggiungerò agli altri ingredienti.