Avvoltolato in lane sovrabbondanti, come si conveniva in quel novembre già rigido, un piccolo dal passeggino guardava assorto tra i banchi di nebbia transitare le gondole del traghetto di Santa Sofia, mentre una barca a motore portava il suo carico al mercato di Rialto, spandendo intorno generose zaffate di carburante.
Accanto al pontile un cacciapesca dal fondo piatto, ingombro di reti e cordami, rilasciava effluvi salmastri che parlavano di laguna aperta e barene.
Il bimbo allungò il collo tra le sciarpe e, rivolto il faccino alla ragazza che lo accompagnava (troppo giovane per essere la mamma, troppo grande per essere la sorella), esclamò: "che profumo di barche".
Intorno qualcuno sorrise compiaciuto.
Io sentii una specie di brivido e pensai: "ragazzo mio, tu sei un poeta. Non sarà facile per te".
(Dino Tonon)