Ci è rimasto un ultimo viaggetto di fine estate.G. starà dai nonni e noi ci spareremo qualche centinaio di chilometri in macchina, come ai tempi della Citroen BX, quella che ci ha lasciato a piedi un lunedì di Pasqua a Ravenna; quella volta il meccanico ci è venuto in soccorso con le briciole di colomba tra i baffi e noi ci sentivamo tanto in un film indipendente. Epopee minime di un abbozzo di famiglia.Poi ci sono stati diversi voli aerei e poi ancora i viaggi con G. e il suo mal d'auto, ma erano un'altra cosa. Indimenticabili (mal d'auto a parte), ma un'altra cosa.
Facciamo i calcoli, saranno più di dieci anni che non viaggiamo in macchina soli per lunghi tratti. Che effetto che fa scriverlo.Partiremo dunque più fidanzati che mai e andremo senza meta per borghi e colline. Andremo a casaccio, come scrive su fb Homemademamma, o a Casaccio, come dico io, prefigurandomi un paese che distribuisce pane croccante e salumi profumati. Partiremo non proprio spensierati, che di pensieri ne abbiamo sempre, qui.
Che noia, questi pensieri, li spargeremo come roveja nelle scarpate. Speriamo rimangano lì e che si trasformino in piantine rare, antiche e sagge.
Rileggo e mi accorgo che sono già in clima ninesco.