Il Progetto Italiammassalik sta riscuotendo notevole incoraggiamento e numerose collaborazioni da parte di tante associazioni e anche di singole persone.
Questo sta a dimostrare che, quando si presenta sulla scena della cooperazione internazionale una proposta concreta, con obiettivi raggiungibili, faticosamente ma comunque realizzabili, le adesioni e gli appoggi non vengono a mancare.
L'interesse che gravita intorno a questo progetto ha definitivamente messo in chiaro che chi guarda al mondo Inuit è disposto a lavorare con serietà e passione, a patto che venga prospettato qualcosa di più che uno sterile proclama di allarme.
Troppi ne sono stati infatti fino ad oggi lanciati, e alla fine sono serviti solo a dare un po' di notorietà a chi li ha urlati.
Ma alla fine, chi ha portato qualche aiuto agli Inuit?
Chi ha informato sulle difficili condizioni che hanno oggi gli ultimi veri inuit ad Ammassalik?
Nell'ultimo viaggio ad Ammassalik, giocando con i bambini, parlando con gli anziani, stando insieme alle donne che lavoravano, ho scoperto la loro sincera aspettativa di essere nostri amici.
Se riusciremo a coalizzare intorno al progetto le forze che stanno proponendosi per portare un aiuto, sicuramente a breve potremo fare un grande salto avanti, in fatto di realizzazioni progettuali e di nuove proposte.