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partecipanti cliccando sulla scritta qui sopra.
Buona lettura!
Marino Buzzi è un giovane libraio e scrittore che gestisce il blog Cronache della libreria. Vive e lavora in Emilia-Romagna.
Collabora con diversi siti di cultura GLBT e ha contribuito ad alcune racconte quali The Clash - Lo scontro per Lorusso Editorei e Versi Inversi per Il Dito e la Luna. Collabora con recensioni e articoli al bimestrale Leggere Donna, a Toilet, Inchiostro, al trimestrale L'Ortica e alla rivista di letteratura Laspro. Ha pubblicato Confessioni di un ragazzo perbene per Luciana Tufani Editrice e Un altro best seller e siamo rovinati per Mursia, dove racconta con sarcasmo, intelligenza e disillusione il mondo dei libri.
Qual è il film tratto da un libro che più ha odiato e quale quello che più ha apprezzato? In entrambi i casi, per quale motivo?
Ce ne sono tanti. Recentemente ho visto il film tratto da La solitudine dei numeri primi e devo dire che l'ho trovato imbarazzante. Non faccio testo perché anche il libro mi aveva fatto innervosire a tal punto che alla fine odiavo entrambi i protagonisti. Il film però è andato oltre anche a causa di una pessima recitazione e di una regia alla vacanze di natale (in versione drammatica però). Un altro film che mi ha terribilmente deluso è stato Una casa alla fine del mondo ma, anche in questo caso, il libro non mi aveva entusiasmato.
Invece un film che mi è piaciuto molto è stato Intervista col vampiro di Neil Jordan, tratto da quello che è forse il miglior libro (devo dire anche l'unico che mi sia piaciuto) di Anne Rice. Dello stesso regista carino anche Breakfast on Pluto tratto dall'omonimo libro di Patrick McCabe edito in Italia da Fandango. Ma potrei portare moltissimi altri esempi, Blade Runner per esempio, un vero capolavoro, ispirato al libro di Philip K. Dick (amo i film del regista Ridley Scott che vanno dal 1977 al 1991, dopo Thelma e Louise, non so che gli sia successo, ma ha fatto film terribili). Un altro meraviglioso film, tratto da un libro intenso e dolorosissimo, è Mysterious Skin (il libro è di Scott Heim pubblicato in Italia da Playground). Il regista Gregg Araki è riuscito a cogliere alla perfezione lo stile del libro.
Anche in questo caso ci sono moltissime autrici e moltissimi autori. Ho amato il libro di Alexandre Bergamini Sangue dannato, un libro davvero incredibile, una storia di vita intensa e terribile. Ma anche Tu come tutto quello che tocchi della bravissima di Clara Nubile bravissima nel mostrare la realtà della malavita organizzata negli anni 80/90 legata allo smercio illegale di sigarette. E poi molti altri. I miei miti sono Jean Genet, Gore Vidal, William S. Burroughs, Urlo di Allen Ginsberg e poi il mio preferito Ian McEwan e in particolare il suo libro Il giardino di cemento.
Tante vite di Rachid O. e Funny Boy di Selvadurai.
Le è capitato di acquistare il libro da cui è stato ispirato un film dopo averlo visto? Quale? Ne è rimasto soddisfatto o deluso?
Solitamente prima leggo il libro e poi vado a vedere il film. Sto leggendo Le Vergini suicide di Eugenides, avevo visto il meraviglioso film di Sofia Coppola qualche anno fa. Per ora il libro e il film si equivalgono.
Le è capitato di leggere un libro e immaginare uno dei personaggi con il volto di qualche attore che pensa sarebbe perfetto nel ruolo? Se sì, chi e per quale personaggio?
No, al contrario mi è capitato di ritrovare attori a interpretare ruoli e personaggi che avevo immaginato completamente diversi.