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Progetto L&F; - Le risposte di Glauco Silvestri

Da Dalailaps @dalailaps
 Progetto L&F; - Le risposte di Glauco Silvestri
Potete leggere il manifesto del progetto e la lista dei 
partecipanti cliccando sulla scritta qui sopra.
Questa settimana potrete leggere tutte le risposte in 
un'unico interessante discorso. Buona lettura!
Progetto L&F; - Le risposte di Glauco SilvestriGlauco Silvestri
Glauco è un blogger e scrittore bolognese molto attivo nel mondo del web, dell'editoria e di tutto ciò che ci gira attorno. Il suo è stato il primissimo blog letterario che ho seguito e credo che i suoi lavori e le sue parole parlino perfettamente per lui: vi consiglio perciò di navigare nel suo sito, dove potrete leggere delle sue attività e delle sue pubblicazioni, e nel suo blog per scoprire cose molto, molto interessanti.

L'opinione di Glauco
Il mio rapporto tra Film e Libri è sempre stato complesso. Ancora oggi non ho capito se sia meglio leggere prima il libro (e rischiare di rimanere deluso dal film) o guardare prima il film (e rischiare di rinunciare alla lettura di un buon libro a causa di un pessimo film... o addirittura leggere un pessimo libro essendo tratto in inganno da un buon film).
Diciamo che a me sono capitate più o meno tutte queste situazioni. Ho scoperto romanzi interessanti guardando bei film, ho letto romanzi osceni da cui però erano state tratte pellicole interessanti, e viceversa, ho letto bei libri da cui sono stati tratti pessimi film, e ho letto ottimi libri da cui sono stati tratti ottimi film.
Progetto L&F; - Le risposte di Glauco SilvestriProgetto L&F; - Le risposte di Glauco SilvestriTra i film (tratti da libro) che ho amato di più spicca sicuramente Il Nome della Rosa. La pellicola segue il flusso della trama principale del romanzo, ma allo stesso tempo non ne è schiava, la interpreta nel modo migliore (secondo me) così da creare un ottimo thriller ambientato in un monastero. Il romanzo e il libro, in questo caso, hanno vita propria ed entrambi risultano eccellenti. Situazioni analoghe le ho incontrate nell'ottimo Johnny Mnemonic, nel bellissimo Total Recall (quello originale), Magnolia, Minority Report, senza dimenticare Blade Runner... e qui sto citando pellicole che giungono tutte da un autore di spessore come Philip K Dick; ma anche Misery non deve Morire, Shining, Stand by Me, e Christine, per citare Stephen King; oppure Intervista col Vampiro (tratto da un romanzo della Rice), e ancora Il Socio, La Casa Russia, Gorky Park... e cosa dire di E.T.?
Ma anche opere divertenti come Fuga dal Natale (Grisham) hanno un valore notevole. Voglio citare anche Almost Blue e Romanzo Criminale... due belle realizzazioni tutte italiane. A ogni modo, l'elenco è davvero lungo se non addirittura sterminato, e sicuramente sto dimenticando molti titoli importanti (qualcuno dirà: ma come? Non cita Il Signore degli Anelli? Ecco, l'ho fatto proprio ora, ma è una eccezione che conferma la regola di cui parlerò più avanti!).
Più difficile è citare qualche pellicola che non sia stata capace di riprodurre con abilità il romanzo da cui è stata tratta. Non tanto perché non ne abbia incontrate, piuttosto perché le ho rimosse dalla memoria. Se devo citare qualche titolo, ammetto di non essere stato ben impressionato dalle pellicole dedicate a Twilight... il primo film poteva starci, il secondo era ancora in grado stare in piedi, ma poi c'è stato una perdita di orizzonte. Ciò però non è colpa totale della pellicola in quanto anche la saga della Meyer, a mio umile parere, soffre dei medesimi difetti. Idem per Harry Potter. I romanzi erano potenti, minuziosi, profondi. Giusto l'ultimo della saga mi è parso piuttosto dispersivo, anche se comunque presentava qualche picco di qualità che ricordava i suoi precedenti. La saga cinematografica soffre pesantemente del cambio di regia, del cambio di tecnologie, e del desiderio di mantenersi fedele all'originale. Se i primi film erano entusiasmanti, dopo il terzo c'è stato un calare di contenuti e un aumentare sproporzionato di effetti speciali. È come se i registi si fossero dimenticati della storia e avessero puntato tutto sull'effetto wow (molto efficace sui giovani, meno sugli adulti).
In generale, io credo, i migliori prodotti cinematografici tratti da libro stampato nascono quando il libro stesso è breve. Osservando i titoli che ho citato, a parte Il Nome della Rosa (che però è stato pesantemente tagliato per ottenerne una buona sceneggiatura), le storie sono nate da racconti brevi, o romanzi che difficilmente superano le 200 cartelle. Quelli che ho citato negativamente nascono tutti da romanzi molto corposi... basti pensare alle oltre 800 pagine di alcuni volumi di Harry Potter contro le poco più di 200 della Camera dei Segreti.
Progetto L&F; - Le risposte di Glauco SilvestriTra i film tratti da libro che non mi hanno soddisfatto c'è L'Eleganza del Riccio. Il romanzo è ammaliante. Il film è carino. Ha forse solo un briciolo di quanto viene emanato dal romanzo.
Se c'è un autore che vorrei vedere su pellicola è Patrick O'Brian, vorrei vedere Primo Comando così come lui l'aveva concepito, e non come Hollywood l'ha prodotto... Master & Commander è un ottimo film, ma ha davvero poco dei libri da cui si è molto liberamente ispirato. O'Brian e il Wilbur Smith dei primi tempi (diciamo fino a Il Settimo Papiro) hanno una capacità descrittiva che ammalia. Mi piacerebbe vedere un film tratto da Dove finisce l'arcobaleno. Romanzo davvero potente.
Progetto L&F; - Le risposte di Glauco SilvestriA volte (spesso) ci si dimentica che alcuni libri sono nati dopo il film. Già! Posso citare tra i tanti Stargate. Bill McCay ha prodotto una serie di romanzi ispirandosi alle idee degli sceneggiatori, che tra le altre cose avevano in mente di realizzare una trilogia su quella trama, ma che la produzione ha sempre impedito, favorendo invece le serie Tv che comunque hanno dimostrato un discreto successo. Ciò dimostra che il legame libro-film non è solamente univoco, ma può presentarsi anche in senso contrario.
Se c'è una cosa che non ho mai tentato di fare, e neppure mi è capitato accadesse istintivamente, è di immaginare una pellicola tratta dal libro che sto leggendo. Amo la lettura e credo che la parola scritta sia il miglior mezzo di comunicazione esistente. Il cinema è un mezzo potente ma ha limiti che invece la parola scritta non possiede. Per cui mi viene difficile immaginare i personaggi con volti di attori noti, o di sognare di vedere pellicole tratte da romanzi che ho amato e amo.
Progetto L&F; - Le risposte di Glauco SilvestriÈ ora il momento in cui cito Il Signore degli Anelli. Il romanzo di Tolkien ha avuto bisogno di tre pellicole lunghe circa tre ore l'una per poter riproporre in maniera accettabile il romanzo. Tre pellicole di tre ore, che viste tutte assieme, diventano proiezioni di nove ore senza sosta. Avete mai fatto la maratona de Il Signore degli Anelli, a casa vostra, con amici? Io sì... e per quanto i film siano belli, ne sono uscito spossato. La prima volta che ho letto Il Signore degli Anelli (l'ho letto più volte...) me lo sono mangiato in una sola settimana, e alla fine del libro mi son detto: già finito? Ne volevo ancora e ancora. Non ero mai stanco di leggerlo, ed è per questo che l'ho letto e riletto nonostante le sue 1032 pagine scritte. Quanto invece alle tre meravigliose pellicole di Peter Jackson, sono lì nella mia videoteca... ogni tanto mi propongo di riguardarli ma poi desisto a causa della loro "lunghezza".
Per cui no... per me tra Libro e Film c'è una differenza colossale e difficilmente potrei, leggendo, pensare a come potrebbe venire il film.

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