Progetto Rilettura

Creato il 15 novembre 2014 da Athenae Noctua @AthenaeNoctua

Nonostante questo sia un periodo pienissimo di impegni, fra studio, lavoro e nervosismi vari per le avverse vicende del tfa (motivo per cui ultimamente pubblico molto poco), mi sono imposta di non privarmi del piacere della lettura, non solo perché è in assoluto uno dei modi più piacevoli e costruttivi di trascorrere il tempo libero, ma anche per il potere rilassante che scaturisce da un libro aperto. Inoltre, una volta allentatasi la pressione delle occupazioni quotidiane, avrò molte pagine di cui parlarvi!

In particolare, da qualche giorno ho intrapreso il progetto rilettura.

Quante volte ci è capitato di non ricordare per nulla un libro che magari ci era anche piaciuto, di voler fare un secondo tentativo con uno che, invece, ci aveva delusi o che ci era stato somministrato come un'amara medicina a scuola o, ancora di voler riscoprire il piacere di un testo amato?
Purtroppo la mia lista di future letture continua a crescere, quindi questi testi appartenenti al mio passato di lettrice sono spesso passati in secondo piano, con la certezza che sarebbe arrivato il momento per loro, quasi dovessero ritagliarselo da soli. Libri nuovi, libri si studio, libri che si aspettano con impazienza finiscono sempre per prendersi prepotentemente il tempo che vorremmo dedicare a vecchi amici (sempre librosamente parlando) e quelli restano là ad aspettare.
D'altronde i Libri Letti Tanto Tempo Fa Che Sarebbe Ora Di Rileggerli fanno parte anche della famosa rassegna di Calvino nel primo capitolo di Se una notte d'inverno un viaggiatore... quindi, in qualche modo, la mia tensione trova una legittimazione autorevole ed è quasi doveroso soddisfarla.
Ebbene, facendo appello al mio senso del dovere e alla necessità di mantenere la parola data, mi sono sottoposta al progetto di alternare ad ogni libro letto (o al massimo ogni due) un testo che mi propongo da tempo di rileggere. Non sarà una sfida vera e propria, né una sorta di gara a recuperare quanti più volumi possibile, ma, almeno, l'esistenza di una sorta di tabella di marcia mi dovrebbe aiutare a darmi una regolata.

Lo stimolo ad iniziare questa sorta di maratona morale è venuto dalla ricorrenza dei cento anni dallo scoppio della Grande Guerra, che mi aveva già portato, qualche mese fa, a decidermi a leggere Un anno sull'Altipiano di Emilio Lussu, sia per avvicinarmi a delle testimonianze di quegli eventi drammatici, sia per avere qualche documento da proporre ai miei studenti per riflettere su uno dei più grandi conflitti vissuti dall'umanità. Sulla scia di questa lettura, sono andata a riscoprire Niente di nuovo sul fronte occidentale, romanzo-testimonianza scritto da Erich Maria Remarque, che avevo letto durante il secondo anno di liceo e di cui avevo un bel ricordo che sta trovando conferma.
L'avventura proseguirà con alcuni dei titoli che meritano di essere ripresi e che vanno da libri di cui non ricordo molto più della trama generale (ad esempio Il Maestro e Margherita) ai libri che non mi erano piaciuti, forse perché letti nel momento sbagliato, per obbligo o con una cattiva disposizione ( La metamorfosi di Kafka o alcuni romanzi di Pavese, fra cui La luna e i falò), passando per letture che avevo amato e voglio rigodere (come Lessico Famigliare). Per non parlare dei grandi classici che vorrei leggere e rileggere all'infinito: l' Iliade in primis, ma sto cominciando a nutrire una certa nostalgia per Guerra e Pace, che ormai risale alle mie letture di due anni fa; e che dire dei romanzi che mi ero fatta prestare e di cui sento la mancanza, al punto che gli scaffali gridano a gran voce che Il conte di Montecristo dimori fra di loro!
Non ho idea di quanto durerà questa maratona, anche perché sono pronta a scommettere che, quanto è costante la crescita della lista dei libri da comprare e leggere per la prima volta, altrettanto rapidamente evolverà quella dei libri da riprendere, perché le seconde letture, finora, mi hanno sempre fatto valutare in meglio i romanzi del passato.
In fondo, si sa, ogni rilettura aggiunge valore e significati.
E voi, che rapporto avete con la rilettura? C'è un libro che ritorna spesso sul vostro comodino o che vorreste rileggere?

"Anch'io sento il bisogno di rileggere i libri che ho già letto, ma ad ogni rilettura mi sembra di leggere per la prima volta un libro nuovo. Sarò io che continuo a cambiare e vedo cose di cui prima non m'ero accorto? Oppure la lettura è una costruzione che prende forma mettendo insieme un gran numero di variabili e non può ripetersi due volte secondo lo stesso disegno? Ogni volta che cerco di rivivere l'emozione di una lettura precedente, ricavo impressioni diverse e inattese, e non ritrovo quelle di prima. [...] La conclusione a cui sono arrivato è che la lettura è un'operazione senza oggetto; o che il suo vero oggetto è se stessa. Il libro è un supporto accessorio o addirittura un pretesto."
Italo Calvino,Se una notte d'inverno un viaggiatore

C.M.


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :