Oggi nella scuola ci troviamo spesso a fare i conti con classi eterogenee, dove alunni italiani e alunni stranieri coesistono in un contesto plurietnico. La scuola non è più solo un centro di formazione culturale e trasmissione del sapere, come lo era in passato. Con l'avvento della globalizzazione, e con i massicci flussi migratori in Italia di intere famiglie che si stabiliscono nel nostro Paese, la prerogativa è quella di dover dare un'impronta interculturale alla scuola contemporanea.
I progetti di scuola multietnica, e di educazione interculturale sono stati proposti nelle scuole italiane di ogni livello e grado, già a partire dalla scuola materna, attraverso attività di gioco (approccio ludomatico) con lo scopo di sviluppare nei piccoli alunni: la creatività, la capacità di ascolto, il riconoscimento delle emozioni e degli stati d’animo dell’altro.
E' normale che, soprattutto per i bambini, è molto importante il sostegno dei genitori. La scuola e la famiglia devono cooperare perché i bambini apprendano la lingua italiana, e si integrino all'interno di una società, e una cultura che non solo quelle di origine.
Per questo vengono istituiti corsi di italiano per i genitori stranieri. Un modo, questo, per coinvolgere anche gli adulti, aiutarli ad apprendere la lingua e favorirne l'integrazione.
Dal momento che questo è un bisogno di tutti i Paesi più sviluppati, come: Italia, Gran Bretagna, Francia, Germania, Usa, Spagna, ecc. Stanno vivendo e affrontando in modi differenti l'uno dall'altro, sarebbe importante creare una catena che leghi i vari paesi europei, ed extra europei condividendo i progetti di scuola interculturale realizzati, creando degli scambi tra le scuole.
In questo modo si migliorerebbero le esperienze, e si troverebbero soluzioni efficaci, che condivise con altre scuole dello stesso paese, o in nazioni differenti diventerebbero delle ricchezze.
In questa epoca in cui genitori e figli sono in crisi, e come scrivo nel mio saggio "Conflitto tra genitori e figli, la crisi del dialogo nella famiglia contemporanea", non si comunica più in famiglia, questo progetto potrebbe aiutare proprio a creare quella condivisione di valori tra adulti e giovani, e ripristinare un dialogo funzionale tra genitori e figli.