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Progressi in Angola per sconfiggere la fame e migliorare l'agricoltura/Ma si può fare ancora di più

Creato il 10 novembre 2014 da Marianna06

 

 

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Soddisfazione per i progressi dell’Angola nella lotta alla fame è stata espressa da Maria Helena Semedo, vice-direttrice della Fao, l’organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura delle Nazioni Unite.

Dal 1992 a oggi, infatti, il tasso di malnutrizione nel paese è passato dal 78% al 18%.

Per consolidare questi progressi, tuttavia, ha sottolineato la dirigente della Fao, c’è bisogno che l’economia, attualmente fondata sulle esportazioni di petrolio, sia diversificata.

In questo senso la  Semedo ha incoraggiato l’investimento nell’agricoltura familiare, per cui vanno garantiti “accesso al credito e al mercato” e una formazione adeguata.

Stessa cosa vale oggi per l'Occidente, un tempo ricco.

Per esempio :  il puntare, anche a casa nostra, sull'agricoltura a conduzione familiare, che equivale a modalità di  lavoro che includono collaborazione e condivisione, è cosa buona.

Il che significa tutto il bene possibile per quello che si chiama sostenibilità dello sviluppo su ampia scala e non solo, nei limiti, lotta alla fame.

Sono le politiche (ossia i governanti) che in Angola, in tutta Africa e nel resto del mondo,  attualmente devono incentivare questo genere di progettualità e non ritenerla un'utopia.

 

                         a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)


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