Prokhorov come Kasparov: D-Will arriva a Newark

Creato il 23 febbraio 2011 da Thinker

Entrambe le preposizioni sopracitate paiono non aver senso, paiono.

Il collegamento Prokhorov-Kasparov va ben oltre la nazionalità, infatti il magnate del nichel ha fatto arrivare da Salt Like City Deron Williams, in cambio di Devin Harris, Derrick Favors e due prime scelte, con una velocità e puntualità ammirevoli.

A differenza del Melodramma che, con i suoi sette mesi di durata, ha tediato gli appassionati la trade per Deron sembra sia stata aperta solo ventiquattro ore fa.

La notizia è arrivata in Italia alle 17 (1 am ET) via Twitter ed è stata così inaspettata che neanche l’ex illino ne era al corrente.

Adesso Prokhorov, che promise il raggiungimento del titolo entro cinque anni, è un passo più vicino al mantenimento di questa goliardica affermazione.

Certo, sacrificare una terza scelta assoluta dell’ultimo Draft non è mai facile ma è parso inevitabile dopo che Favors aveva lasciato un allenamento stufo dei troppi rumors che lo circondavano.

Inoltre l’owner dei Nets, grazie ad una trade separata, si è liberato del contratto in scadenza di Troy Murphy, ormai inappetibile, ricevendo in cambio da Golden State i due big men Dan Gadzuric e Brandon Wright che andranno a rimpolpare il settore lunghi, sempre bisognoso di rimbalzi a causa dello scarso rendimento sotto le plance del taletuosissimo lungo Brook Lopez.

Lungo le rive del fiume Hudson è guerra.

Lo scacchista-propietario dei Nets ha scherzato Dolan, propietario dei Knicks, giocando a rialzo nell’asta, prima abbandonata poi ripresa, per Carmelo Anthony; mettendo contro la squadra di D’Antoni media e tifosi, i quali ritengono troppo alto il prezzo pagato per arrivare alla stella dalle origini portoricane.

Senza contare le parole dell’allenatore Avery Johnson:

“Nets aren’t done”

(Gli scambi potranno essere effetuati entro le 21, ora italiana di giovedì 24 febbraio)

Prokhorov, probabilmente, ha ottenuto il distacco dai Knicks di alcuni appassionati, creando una base di tifosi per quando, si presume, nel 2012 la sua squadra giocherà a Brooklyn.

Tutto bello ma, come sempre, c’è qualcosa che rovina la festa: Deron Williams, secondo varie voci vicine alla franchigia dello Utah, non ha gradito lo scambio, in cui lui non ha potuto mettere parola.

Per di più i Nets non possono chiedere a Deron di firmare un’estensione contrattuale perché essa può essere fatta solo dopo tre anni dal contratto precedente; quindi il contratto della point guard dovrà essere esteso sotto un nuovo Collective Bargaining Agreement.

Vien da pensare, altrimenti non si giustificherebbe il fatto che i Jazz si siano accontentati di quella contropartita per una superstar, che la trade possa essere una conseguenza del ritiro di Sloan; secondo molti causato da problemi relazionali fra coach e numero 8.

Ma nonostante i critici ora D-Will ha la possibilità di mostrare su un palcoscenico più ampio il suo talento.

Ora tutti gli occhi sono su di lui.


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