Lo sapete, come vi ho già detto nel post sulla High Line di NY (se non l’hai letto clicca qui) mi piace tutto quello che riguarda interventi urbani in chiave “green” e di recupero e riqualificazione dell’esistente. Se poi si parla di verde vivibile ed usufruibile da tutti è il massimo.
Quindi dopo avervi illustrato a grandi linee il recupero di una porzione del vecchio tratto ferroviario della grande mela eccoci a parlare della Ville Lumiere.
Siamo a Parigi nel XII arrondissement sul vecchio tratto della linea ferroviaria sopraelevata ”ligne de Vincennes” che corre per 4,7 chilometri da Place de la Bastille fino al Boulevard Périphérique.
La linea nasce nel 1859 per collegare Parigi a Strasburgo. Nel 1969 il tratto di ferrovia che collegava la stazione in Piazza della Bastiglia con al stazione St Mour (14 Km a sud di Parigi) viene abbandonato. La vegetazione si impossessa di tutto il tratto trasformandola in un brandello selvaggio di città.
Nel 1983 nasce la proposta di riqualificazione del tratto e nel 1988 iniziano i lavori che porteranno al compimento di tutta l’opera nel 1994.
Gli artefici del progetto sono il paesaggista Jacques Vergely e l’architetto Philippe Mathieux.
Si tratta di un vero “canale Verde” che attraversa tutto il XII arrondissement, permettendo a pedoni e ciclisti di fuggire dal traffico parigino.
Attraverso il progetto sono riusciti in una vera opera di “ricucitura” di “pezzi” di città, la linearità del tratto raccoglie e crea un “continuom” tra viadotti, tunnel, spazi adiacenti e punti di vista sopraelevati. Le aree “vuote” sono state trasformate in 4 giardini che corrispondono alle tappe intermedie del parco lineare:
- Jardin Hector-Maillot: punteggiato da aree di sosta e 24 aceri canadesi
- Jardin de Reuilly: il più grande, con al suo interno guardini tematici, fontane e vasche d’acqua
- Jardin de la Gare de Reuilly: aspetto più irregolare e “naturale” con numerose specie di alberi
- Jardin Charles Pégury: l’ultimo che interrompe l’atmosfera selvatica della promenade con vasche d’acqua e querce
Lungo la “promenade” si distinguono due tratti principali diversi strutturalmente e formalmente.
Il primo: Viaduct des Art dove la passeggiata ha inizio. Si svolge a livello dei tetti della città sopra le 60 arcate dell’antico viadotto (che dà il nome al tratto). Queste stesse arcate, oggetto di restauro, sono state riqualificate trasformandole in spazi adibiti ad atelier e studi artistici.
Il secondo: Promenade Verte si sviluppa quasi nella sua totalità al di sotto del piano stradale. E’ diviso in due percorsi, uno destinato ai pedoni, l’altro a bici e pattini. Entrambi terminano al Bois de Vincennes, la fine del parco.
In questo tratto gli aspetti sono più “selvaggi” e “spontanei“, rispetto al primo tratto più formale. Il cambiamento si avverte attraversando l’ex tunnel ferroviario trasformato in grotta. Qui, le vegetazioni sviluppatesi negli anni dell’abbandono sono state mantenute ed integrate con nuove. Muschi, fiori selvatici, arbusti , alberi non potati contribuiscono ad aumentare il senso di abbandono e fuga dal caos metropolitano.
L’ultimo giardino interrompe quest’atmosfera per poi riprendere nell’ultimo tratto sfociando alla fine di questo grande parco urbano.
Diverso dalle classiche tappe parigine, questo è sicuramente un posto da aggiungere in tutti i tour turistici della città per conoscere e vedere una parte più nascosta di Parigi e fuggire, anche se per poco tempo, dal traffico metropolitano.
Ci siete già state? La prossima volta che andrete nella Ville lumiere, oltre “ad andare a comprare i Macaroon da Laduree, a perdervi tra la moquette di Sephora e sognare davanti alle vetrine di Luis Vuitton”
(a breve la mappa del percorso!)
Simona