Prometeo e la Guerra

Creato il 11 settembre 2010 da Gloutchov

Primo libro di una trilogia ucronica "diesel-punk" veramente ben costruita. Siamo alle soglie della Seconda Guerra Mondiale. La politica del nostro pianeta è ben diversa da quella che conosciamo e tutto ciò perché durante la Grande Guerra l'impero Austro-Ungarico scopre una tecnologia in grado di spaventare gli Stati Uniti di portare l'alleanza a una vittoria facile sul suolo europeo.Questa tecnologia è tutta incentrata sui Prometei, esseri abominevoli sorti dalla lavorazione di cadaveri umani. Macchine umanoidi, rappezzate con corpi di soldati morti, dotate di un briciolo di intelligenza e addestrate alla morte.Ma la Grande Guerra è finita da parecchio e questi Moloch da combattimento sono diventati una questione spinosa per l'Austria. Gli alleati tedeschi vorrebbero vederli scomparire, loro hanno sempre fatto affidamento alle tecnologie tradizionali e, nel dopo guerra, i Prometei hanno cominciato ad apparire come un antico retaggio ottocentesco, mostri obsoleti e lontani persino dalla morale cattolica. Gli Stati Uniti, neutrali durante la Grande Guerra, appoggiano invece l'Austria, giusto per dare fastidio alla Germania, che finanzia il Messico in una guerra logorante sui confini statunitensi. L'impero Ottomano, la Russia, il Giappone vengono manipolati in modo saggio da parte dei tedeschi mentre l'Inghilterra... ma in questo quadro storico tanto diverso ma che comunque non ci sorprende accandono un paio di omicidi scomodi, di cui vengono accusati i Pacifici Prometei (questi esseri, se non su comando diretto, sono praticamente innoqui nonostante l'aspetto spaventoso). Una scintilla che potrebbe scatenare lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale.A indagare sono un uomo e una donna... e di più non svelo perché...
Perché questo primo libro di una trilogia ucronica è forse il miglior lavoro del mio caro amico Alex. La ricostruzione storica è perfetta in ogni dettaglio. I legami con personaggi noti anche nella "nostra" storia la rende ancora più realistica e oggettiva. L'indagine è svolta con sapienza, rilasciando piccoli indizi come pezzettini di pane sul percorso del piccolo Pollicino. I personaggi hanno spessore, carattere, intraprendenza. Niente lascia spazio al dubbio. Tutto è talmente credibile che mi è parso di tornare tra le pagine di Fatherland.Narrazione in prima persona, commenti e un briciolo di infodump ben dosato, sono i dettagli che fanno apparire questo romanzo come il diario di un uomo coinvolto suo malgrado in una avventura più grande di lui. Ma ciò che cattura è la politica. La capacità di rigirare ideologie che conosciamo molto bene in uno spettro ben differente, a tal punto da trasformare i buoni in cattivi e viceversa. Ma non è un romanzo di bianchi e neri. E' una sfumatura cangiante di grigi torbidi provenienti dallo scarico dei diesel che alimentano la macchina bellica tedesca. Golem tornati alla vita, potenti mezzi da combattimento, esoscheletri a energia solare sono solo dettagli periferici di una vicenda molto vicina alle spy-story classiche narrate subito dopo la seconda guerra mondiale (quella vera). Un romanzo ben scritto, lucido e coinvolgente. Solo qualche refuso di troppo (uno per pagina circa) distrae un pochino dal magnifico mondo costruito da Alex.
Lo consiglio Assolutamente. Cinque Stelline su Anobii (se riuscirò a inserirlo!). E lo potete scaricare gratis, o comprare in Print on Demand. Complimenti anche alla copertina... opera di Luca Morandi... anche se il nome dell'autore appare sotto lo pseudonimo Alex McNab... ma il vero Alex McNab non se ne avrà a male, vero? Penso di no. In fondo è già morto (1960) ed era un calciatore di professione.


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