comunque alla fine una risposta se l’ è data. ok, farò come lucas. ma togliendosi anche qualche sassolino. sì, perchè credo che non abbia mai digerito molto bene il fatto che la sua rinuncia a voler spolpare fino all’ osso i suoi capolavori fantascientifici, non abbia invece frenato registi meno illuminati di lui dal farlo. deve aver pensato almeno una volta ” guarda ‘sti senzaidee che cazzo di spezzatino stanno facendo con il mio ALIEN!”.
e quindi arrivò il giorno di “prometheus”. spacciato per il non-prequel di Alien ma che poi lo è, eccome se lo è. con qualche spolverata di misticismo, mito e filosofia esistenzialista in più. gira voce di una trilogia
a lucas gli sarà venuto un colpo.
il bello però è che scott ha completamente rimescolato le carte, in modo da far sembrare obsoleta la sua vecchia creatura aliena, spezzando così il collo con un solo gesto a tutti i futuri registi che pensavano di poter risplendere di luce riflessa rimasticando l’ ALIEN.
ovviamente se pensavate che raccontassi qualcosa del film, come al solito non avete ancora capito il mio metodo, una cosa però ve la dico. il pianeta dove si svolge prometheus è LV 223, quello in cui si svolgono ALIEN e ALIENS è LV 426. quindi NON è lo stesso pianeta e non é la stessa astronave. avvisati eh!
un dubbio però mi assale, che ridley non digerisca le SEPPIE?
i primi 20 minuti meritano da soli il prezzo del biglietto 3D