Prometheus: interpretazione occulta e simbolica

Creato il 28 settembre 2012 da Mikdarko
L’ultimo film di Ridley Scott, Prometheus, è l’atteso prequel della famosa epopea di Alien. La pellicola, preannunciata da due interessanti filmati circolati su youtube, narra la storia di una squadra inviata su una distante luna, LV-223, al fine di stabilire un contatto con i nostri “presunti” creatori. I temi variano dalla reinterpretazione dei concetti di Dio/creazione, al transumanesimo (argomenti molto cari agli illuminati), alla teoria degli Antichi Astronauti.

Consiglio, a chi non lo avesse già fatto, di leggere l’articolo riguardante i due video virali che hanno anticipato l’uscita di Prometheus. Sono istruttivi per creare un contesto, con cui iniziare l’interpretazione. Prometheus è ambientanto in un futuro abbastanza prossimo, dove la tecnologia ha quasi completamente preso il posto di ogni elemento spirituale. La ricerca di Dio, in Prometheus, è un viaggio materiale, alla ricerca di divinità materiali che nulla hanno a che fare con il Vero Dio, conoscibile tramite lo spirito divino che è in ognuno di noi.

H.R. GIGER UN AMMIRATORE DI CROWLEY
HR Giger, il creatore degli “Alien”, è un satanista auto-proclamato e le sue opere, come il Necronomicon, sono blasfeme e pornografiche. Secondo l’autore Bill Schnoebelen, Giger è un membro della sezione svizzera dell’OTO (Aleister Crowley). 
Nonostante questo, Ridley Scott ha definito il suo incontro con Giger una delle cose migliori che li siano capitate nella sua vita. Viene da chiedersi cosa Giger abbia detto a Scott! 
LA CREAZIONE
La prima scena del film è molto simbolica, delle straordinarie riprese aeree ci mostrano la Terra in uno stato primitivo e incontaminato. Proseguendo vediamo l’ombra di ciò che si rivelerà essere un ufo, fermarsi sopra una cascata.

Il simbolismo dell’acqua è universalmente associato alla purezza e alla fertilità. Spesso viene interpretato come la fonte della vita stessa (possiamo trovarne le prove negli innumerevoli miti della creazione, nei quali la vita emerge dalle acque primordiali). Gli antichi Greci avevano compreso il potere transitorio dell’acqua. Da solida a liquida a vapore – l’acqua è il simbolo epitomale della metamorfosi e del riciclo filosofico.
Dalla nave spaziale scende un gigante con addosso un mantello sacerdotale, i suoi tratti somigliano a quelli delle sculture greco/romane di eroi o divinità mitiche. Il “dio” beve quindi una sostanza liquida che lo decompone progressivamente fino a farlo completamente “sciogliere” nelle cascate.

Le fattezze richiamano molto l’arte idealizzata della sculture greche

La sostanza nera, o forza vitale è una sorta di catalizzatore dell’evoluzione


Il gigante comincia a decomporsi, dopo aver bevuto la sostanza nera

Secondo la Genesi, Adamo fu il primo uomo, creato da Dio a sua immagine. Adamo cadde, fu scacciato dal giardino dell’Eden con la sua compagna, Eva, e i due divennero i progenitori della razza umana. Questa è la storia biblica, ma ci sono altre tradizioni antiche. Una delle più importanti è che vi furono due Adami.  Il primo Adamo è un gigantesco archetipo spirituale che abbraccia l’universo, ed esiste eternamente al di fuori del tempo. Questo primo Adamo è androgino, maschile e femminile. Il secondo Adamo è l’Adamo del tempo e della storia, partner di Eva, che infrase il patto con Dio e fu scacciato dall’Eden nel dominio del Fato e della necessità.
“Questo [Kether] è stato la prima Sephiroth, che contiene in sé le altre nove
תוריפּ  Sephiroth, o intelligenze. Nella loro totalità e unità rappresentano l’archetipo
umano, Adam Kadmon, il πρωτόγονος, che nella sua individualità o unità è ancora due, o bisessuale, il Didumos greco, perché egli è il prototipo di tutta l’umanità.”

Blavantsky – Iside Svelata

Adam Kadmon. Non si tratta dell’Adamo della Bibbia, ma di un prototipo cosmico di tutta la realtà simile al Demiurgo neo-platonico.

La sostanza nera rappresenta la forza vitale che può essere maneggiata con successo solo da coloro mentalmente, spiritualmente e fisicamente perfetti, da qui l’aspetto ritualistico della creazione: non vi è creazione senza distruzione e non vi è distruzione senza crezione. Questo assioma è ben raffigurato nella decomposizione dell’”Adam Kadmon”, il quale, tramite il sacrificio da vita alla creazione. Nulla si crea e nulla si distrugge perciò le sue molecole, fondendosi con l’acqua ricicleranno il suo intero essere in ciò che un giorno sarà l’umanità.

Adam Kadmon androgino, sublimandosi da vita all’uomo e alla donna

Gli effetti della “sostanza nera”

L’intera scena richiama molto chiaramente anche la teoria degli Antichi Astronauti. Chi ne condivide gli ideali sostiene che gli esseri umani siano i discendenti o le creazioni di esseri che sbarcarono sulla Terra millenni fa. Gran parte della conoscenza, della religione e della cultura umana, inoltre, proverrebbero da antichi visitatori extraterrestri.

Le linee di Nazca sono un gruppo di geoglifi disegnato nel deserto di Nazca in Perù. Le linee dei glifi furono create rimuovendo lo strato superiore di pietre mettendo in risalto la sottostante terra biancastra, creando così linee nettamente contrastanti le quali producono immagini molto grandi se viste da una certa altezza. I glifi sono stati conservati dal clima secco e sono rimasti relativamente intatti nonostante abbiano circa 1600 anni. Le linee diesegnano sul terreno animali, piante, figure umane varie.

La statuetta di pietra è stata ritrovata presso delle rovine Maya e raffigura quello che sembra un moderno astronauta

Prometheus si basa quasi completamente sulle opere di Erich Von Daniken, autore di Chariots of Gods. Difende anche il punto di vista di persone come Zaccaria Stichin, i quali affermano che gli Annunaki, divinità sumere provenienti dallo spazio, crearono l’uomo.
Nella loro visione del mondo, non c’è spazio per un Dio Spirituale, giudicato come una storiella da quattro soldi. Ovviamente, nella loro prospettiva, questi ingegneri sarebbero tornati un giorno per aiutare l’uomo a salvare se stesso.
“Un altro piccolo esempio, e sto indicando esempi minori, perchè si verificano più volte nel corso dell’anno, è per i libri sugli Ufo di Van Däniken. Lew Wasserman, a capo della MCA, che possiede la G.P.Putnam Sons, è membro del Rockefeller University Council. La G.P. Putnam Sons pubblicò i libri di Van Däniken sulle sue teorie Ufo anticristiane. La Cadence Industries possiede la Marvel Comics. Gli uomini nel consiglio di amministrazione della Cadence sono controllati da David Rockefeller. C’è da meravigliarsi se la Marvel Comics promuove eroi occulti come ‘The Son of Satan”?

- La famiglia Rockefeller – Springmeier – Le linee di sangue degli Illuminati

IL VIAGGIO DELLA PROMETHEUS
Facciamo un balzo in avanti fino al 2089. Un team di archeologi scopre, in Scozia, alcune antiche raffigurazioni di un distante sistema solare e di un popolo di giganti, chiamati “ingegneri” i quali ci avrebbero creato. Peter Weyland, CEO della più grande multinazionale terrestre, decide di inviare una navicella spaziale, in quel sistema stellare, alla ricerca delle divinità aliene (ingegneri) che visitarono la Terra molto tempo fa.

Pittogrammi di diverse culture mostrano una mappa per un lontano sistema solare

Il 21 dicembre 2093 (solstizio invernale), la Prometheus arriva finalmente a destinazione. L’equipaggio viene svegliato dal sonno criogenico ed istruito, da un ologramma di Peter Weyland, riguardo la missione. E’ curioso osservare come le prime proiezioni dell’ologramma siano le 2 colonne massoniche:

Il simbolo dei due pilastri, da tempo immemorabile, custodisce il passaggio verso luoghi santi e regni misteriosi. Esse segnano il passaggio verso l’ignoto e l’ultraterreno. Nell’antica Grecia, venivano chiamate Colonne d’Ercole, i promontori che fiancheggiano l’ingresso dello Stretto di Gibilterra. Il pilastro a nord è la Rocca di Gibilterra nel territorio britannico di Gibilterra.

Weyland lascia quindi la parola ai due archeologi autori della scoperta, ovvero Elizabeth Shaw e Charlie Holloway. I due cominciano a spiegare nel dettaglio le prove archeologiche che hanno motivato il multimilionario Weyland a mandare una missione in questo remoto sistema solare. In particolare, c’è una luna, Lv-223 in grado di ospitare la vita. Da notare il pianeta a cui ruota attorno il satellite, somigliante a Saturno, l’ultimo pianeta visibile ad occhio nudo.

Nella gnosi l’archetipo e il pianeta di Saturno sono il punto focale per la manifestazione del Demiurgo. Il Demiurgo è identificato con Lucifero, il Portatore di Luce – come l’ottava superiore di Saturno. In tale veste è il “Guardiano della Soglia” dell’iniziazione. Secondo gli antichi insegnamenti, Saturno è il grande Giudice che si manifesta nella giustizia, è anche patrono della religione dell’intelligenza e governa tutti gli standard di pesi, misure e numeri. E’ il signore dei 7 geni planetari, del mondo tangibile, della vita e della morte oltre che della luce e delle tenebre. Saturno è visto come colui che interrompe l’ordine e l’unita cosmica – così istituì la morte, facendo in modo che il concetto di cambiamento venisse in essere. Uno dei modi in cui distrusse l’ordine cosmico fu attraverso la rivelazione dei segreti divini all’umanità. Per questo fu punito. In tal senso Saturno, è molto simile al Prometeo della tradizione greca, ed è certamente identificabile anche con il serpente del Paradiso.
Nelle civilità semitiche ci si riferiva a Saturno come “El”. La divinità suprema era rappresentata da un cubo nero, un riferimento che non manca nel film:

Il cubo è un simbolo di riferimento nel culto di Saturno


Il cubo nella cultura religiosa/popolare e nei loghi corporativi:

La Kaaba veniva venerata millenni prima dell’avvento dell’Islam

La formazione cubica/esagonale comparsa sul polo nord di Saturno

Esagono o cubo tridimensionale

Cubo della Apple a New York


Il logo della Nike raffigura l’anello esterno di Saturno

Date un occhio a chi controlla la Boeing


Il 60% di coloro che visitano questa pagina naviga con il simbolo di Saturno direttamente sul proprio broswer

Le grandi società multinazionali incorporano simbologia nei propri loghi, in modo da sfruttarne la forza archetipica


Nel particolare, la missione è diretta verso una Luna chiamata LV-223. Il nome e il numero richiamo il passo biblico del Levitico:
“Di’ loro questo: Nelle generazioni a venire, se un uomo della famiglia sacerdotale si avvicina, in stato di impurità, alle offerte sante che gli israeliti consacrano a me, il Signore, gli sarà proibito di restare al mio servizio” Levitico 22-3
Questo passo del Levitico risuonerà sempre più a mano a mano che si proseguirà nel film. Assisteremo infatti alla profanazione delle urne (le “offerte sante”) da parte di esseri impuri (l’equipaggio).
Un altro significato molto coerente, attribuibile al numero 223, è quello riferibile all’albero della vita cabalistico, formato da 22 sentieri e da 3 pilastri. Potrebbe rappresentare un riferimento numerico al pianeta degli “ingegneri” (lo specchio dell’Adam Kadmon cabalistico unione di tutte le Sephirot e archetipo dell’umanità).

L’albero della vita è formato da 22 sentieri (o collegamenti) disposti su 3 pilastri

Kabbalah deriva dall’ebraico qibel, “ricevere.” Si ritiene che Dio rivelò la Cabala agli Angeli. Quest’ultimi trasmisero la Conoscenza Divina agli esseri umani. Prima ad Adam Kadmon, l’originale progenitore dell’umanità, a Noè, ad Abramo e Sara ed, infine, a Mosè e anche a Gesù.
Questa conoscenza esoterica è l’Albero della Vita che si compone di quattro mondi i quali, a loro volta, contengono 10 Sephirot, ovvero emanazioni o attributi divini, 3 pilastri e 22 percorsi di saggezza che collegano le 10 Sephiroth.
L’ATTERRAGGIO
Come citato in precedenza, la teoria degli antichi astronauti è parte integrante del film. Durante le manovre di atterraggio possiamo notare infatti, delle “piste di atterraggio” simili a quelle che troviamo a Nazca:

In questa scena sentiamo il dottor Holloway esclamare: “Dio non ha mai creato dei rettilinei”

La somiglianza con le linee di Nazca è sorprendente.

Le Linee di Nazca sono una serie di antichi geoglifi trovati a Nazca nel deserto del Perù. Archeologi, etnologi e antropologi hanno studiato l’antica cultura di Nazca e il complesso per cercare di determinare lo scopo delle linee e delle figure. Una teoria è che il popolo di Nazca le creò perchè fossero visibili dalle loro divinità celesti. L’autore svizzero Erich von Däniken suggerisce che le linee di Nazca e le altre strutture sono dei “lasciti” delle antiche e sviluppate tecnologie esistenti nel periodo di creazione dei glifi. Von Däniken sostiene che le linee di Nazca in Perù siano piste di atterraggio di un antico aereoporto utilizzato dagli alieni. I ricercatori hanno concluso che le linee vennero tracciate dalla cultura Pre-inca tra il 300 a.C. e il 700 dC. Dal momento che la zona di Nazca non è soggetta ad un clima ventoso o piovoso, le pile di pietra che costituiscono le linee hanno resistito agli elementi per migliaia di anni.
L’ESPLORAZIONE
Subito dopo l’arrivo, l’equipaggio della Prometheus, inizia ad esplorare il mondo degli Ingegneri. La squadra entra in ciò che si rivelerà poi essere una navicella. Nei corridoi vengono visualizzati ologrammi di creatori in fuga da un misterioso nemico. Il gruppo, seguendo gli ologrammi, viene condotto all’interno di una stanza speciale (all’entrata trovano un ingegnere morto, decapitato dalla porta), nel cui centro troviamo una testa umana enorme attorniata da molti vasi che contengono una strana sostanza nera. La camera ha un soffitto alto, con dipinti e sculture in rilievo sulle pareti. Si tratta chiaramente di un tempio di qualche tipo.

Il tempio degli Ingegneri

Le giare contengono la sostanza nera frutto dell’intelligenza degli Ingegneri

L’equipaggio si trova in un tempio costruito dagli ingegneri stessi per celebrale il loro potere creativo. Il liquido nero oltre ad essere il prodotto del loro progresso scientifico, assume connotati più spiccatamente spirituali. Ha infatti il potere di creare/modificare la vita. La testa gigante simboleggia la fonte da cui il liquido nero venne creato. La testa contiene il cervello ed è per questo motivo che viene considerata, essa stessa, un tempio. Il tempio è stato creato per celebrare l’intelligenza e la forza creativa degli ingegneri. Questo atto di arroganza portò loro alla loro scomparsa.
Il liquido nero rappresenta l’essenza creativa primordiale. Oltre il maschile e il femminile, questa “sostanza immortale” viene sfruttata dagli ingegneri e posta all’interno di un principio fisico.
Un particolare significativo in questa scena è l’immagine del Geù Cristo alieno crocifisso scolpita in una delle pareti dell’astronave:

Il “Gesù” crocifisso rinvenuto nel tempio alieno. Gli illuminati tentano di imporre un sincretismo impossibile, mischiando letteralmente sacro e profano

Ciò che ci viene comunicato da questa immagine è il fatto che Gesù potrebbe essere stato un altro ingegnere, inviato sulla Terra come ambasciatore. Lo stesso Ridley Scott, in un’intervista, dichiara che il motivo per cui gli alieni vollero distruggere l’umanità 2000 anni fa, fu per il fatto che mettemmo in croce uno dei loro.
Risulta abbastanza chiaro che gli ingegneri crearono una bio-arma per distruggere gli abitanti della Terra. Si scopre, grazie ai dati olografici trovanti su LV223, che la bio arma creata contro l’umanità, ad un certo punto andò fuori controllo uccidendo quasi tutti gli ingegneri. Parte del piano degli ingegneri fu quello di eliminare la loro creazione con questa arma di distruzione di massa, come iporizzato dal Capitano Janek. Elizabeth Shaw concorda certamente con Janek, è per questo che alla fine del film, prende David e parte alla ricerca del pianeta natale degli ingegneri e del motivo per il quale vollero distruggere il nostro pianeta.  Ragionando possiamo scoprire come il film insegni una lezione valida sia per gli ingegneri che gli uomini, sia i primi che i secondi vengono puniti per aver giocato con una tecnologia propriamente “divina” – gli esseri umani vengono punti per aver cercato l’immortalità (cioè la vera e propria natura della missione come rivelato da Peter Weyland ed una delle ragioni per cui David ha infettato Holloway – ovvero sperimentare questa “tecnologia” studiando cosa accade); gi ingegneri vennero invece puniti con la morte per aver tentato di distruggere la loro stessa creazione.

David, non essendo un essere biologico, può manipolare la sostanza senza subirne gli effetti

Sperimentando la sostanza nera sugli esseri umani


EFFETTI DEL LIQUIDO NERO
Il liquido nero fuoriuscito dalle urne del tempio cambia effetto a seconda dell’essere vivente con cui entra in contatto, presumibilmente la sostanza nera appiccicosa, ne accentua le caratteristiche. Esempio 1: quando i vermi entrano in contatto con il liquido, si trasformano in super vermi. I vermi sono creature semplici. Non hanno nessuna emozione, nessun intelletto, ma svolgono solo alcune semplici funzioni vitale, ovvero, sopravvivere e riprodursi. Quando il biologo e il geologo incontrano i super-vermi, la scena ci mostra come le funzioni di base del verme sono ancora lì, presenti, ma si sono evolute. Notate, come il verme diventi pericoloso solo esser stato attaccato, vale a dire, che il verme sta cercando di proteggere se stesso. La sostanza nera non trasforma la creatura vivente in un xeno morph, ma solo in qualcosa di evolutivamente superiore.

Il super verme creato dalla sostanza nera

Esempio 2: Fifield. Gli esseri umani sono molto più complessi dei vermi, ma la teoria rimane comunque valida. La sostanza nera una volta entrata in contatto con Fifield ne accentua le caratteristiche umane, cioè, la forza e l’aggressività. Anche in questo caso, la sostanza appiccicosa non trasforma Fifield in uno xeno, o ne aumenta solo le capacità.

La sostanza nera accentua le caratteristiche dell’essere con cui viene a contatto

Il liquido nero sembra attratto dalla natura inferiore dell’essere vivente (e dal peccato negli esseri umani). Attraverso le varie trasformazioni possiamo intuire l’instabilità e la pericolosità di questa sostanza: è necessaria una purezza e una condizione divina per poter gestire una tale tecnologia. Sia “dei” che uomini che animali rimangono vittime di questa forza cieca.
LA MUSICA DELLE SFERE
Un’altra scena molto simbolica riguada David e l’ologramma di un gigante che, con un flauto, attiva una riproduzione olografica dell’universo. Pitagora, per primo, capì che l’altezza di una nota è proporzionale alla lunghezza della corda che la produce, e che gli intervalli fra le frequenze sonore sono semplici rapporti numerici. Secondo Pitagora, il Sole, la Luna e i pianeti produrrebbero, a causa dei loro movimenti di rotazione e rivoluzione, un suono continuo, impercettibile dall’orecchio umano, e tutti insieme produrrebbero un’armonia. Conseguentemente, la qualità della vita sulla Terra sarebbe influenzata da questi suoni celesti.

Pitagora e la musica delle sfere

Per Pitagora la musica era uno dei risultati della scienza divina della matematica. Le sue armonie sono inflessibilmente controllate da proporzioni matematiche. I pitagorici affermarono di aver dimostrato che la matematica fu il modo con il quale Dio fondò e mantenne il suo universo. Il numero pertanto, precede, l’armonia, dato che è la legge immutabile che governa tutte le proporzioni armoniche. Dopo aver scoperto questi rapporti armonici, Pitagora iniziò progressivamente i suoi discepoli a questo argomento, l’arcano supremo dei suoi Misteri. Divise le parti della creazione in un vasto numero di piani o sfere, a ciascuna delle quali assegnò, un intervallo armonico, un numero, un nome, un colore e una forma. Procedette poi a provare l’esattezza delle sue deduzioni, dimostrandole sui diversi piani di intelligenza e di sostanza che vanno dal presupposto logico più astratto al più concreto solido geometrico. Dal comune accordo di questi diversificati metodi di verifica dimostrò l’indiscutibile esistenza di alcune leggi naturali.
Dopo aver provato che la musica è una scienza esatta, Pitagora applicò la sua legge a tutti i fenomeni della natura, arrivando anche al punto di dimostrare il rapporto armonico dei pianeti, delle costellazioni, e degli elementi. – Secret Teachings Of All Ages Manly P. Hall

David assiste ad uno “spettacolo Pitagorico”

I pitagorici credevano che tutto ciò che esiste avesse una “voce” e che tutte le creature cantassero eternamente lodi al Creatore. L’uomo non riesce a sentire queste melodie divine, perché la sua anima è intrappolata nell’illusione dell’esistenza materiale. Quando si libera dalla schiavitù del mondo inferiore con i suoi limiti sensibili, la musica delle sfere potrà essere di nuovo udita e iniziare una nuova Età dell’Oro.
Nel costruire i loro templi iniziatici, i primi sacerdoti spesso dimostravano la loro superiore conoscenza dei principi alla base dei fenomeni noti come vibrazione. Una parte considerevole dei rituali Misterici era costituita da invocazioni, per cui vennero costruite camere sonore speciali. Una parola sussurrata in una di queste stanze era così intensa che i riverberi facevano tremare l’intero edificio. – Secret Teachings Of All Ages Manly P. Hall
Ancora una volta vediamo gli ingegneri glorificare la loro conoscenza superiore dei meccanismi naturali, tramite un riferimento alla Musica delle Sfere Pitagorica (derivata con molta probabilità dalle scuole misteriche egiziane e caldee).
L’IMMACOLATA CONCEZIONE, LA LAVANDA DEI PIEDI E IL RISVEGLIO DELL’ULTIMO INGEGNERE
Assistiamo quindi ad una serie di eventi molto simbolici dal punto di vista religioso/spirituale. Holloway, la cavia di David, ha dei rapporti carnali con la dottoressa Shaw, sterile, che nel proseguo del film si ritroverà suo malgrado incinta di un ibrido umano/alieno. Nel frattempo, il dottor Holloway si sacrifica facendo uccidere dal capito Vikers, dopo essersi reso conto di aver contratto l’”infezione” aliena. 

Il dottor Holloway in una posa simbolica (crocifissione) prima del “sacrificio”. Holloway ha ritrovato la “fede” abbandonando il materialismo per un sentimento – l’amore – con il quale ha deciso di sacrificarsi per i suoi compagni e soprattutto per la Shaw.

Si consideri la scena in cui David dice alla Shaw che è incinta, risuona come una riproposizione, in chiave ultra moderna, dell’Annunciazione. La calma e la grazia angelica dell’androide nel darle la notizia, l’insistere della dottoressa nel dire di non poter rimanere incinta e l’attesa per un “bambino speciale” non sono affatto nuovi.

David cerca di togliere il crocifisso ad Elizabeth, non c’è spazio per lo spirituale in un mondo dominato dal materialismo e dalla tecnologia

David, il cyber angelo dell’Annunciazione

Il bambino speciale, ovvero un altro esperimento di David sulla sostanza nera

Holloway e la Shaw rappresentano gli Adamo ed Eva di una nuova razza ibrida, creata nelle sperimentazioni di David e del suo deus ex machina, ovvero di Peter Weyland, rimasto nell’ombra fino a questo momento.

La lavanda dei piedi simboleggia un rinnovo spirituale. Dopo una vita di ricerche Peter Weyland è finalmente giunto ad un passo dalla vita eterna.


Gesù lava i piedi ai suoi discepoli

L’atto della lavanda dei piedi, simboleggia l’umiltà e il servizio verso gli altri, ma soprattutto il rapporto con il Cristo interiore, la cui conoscenza purifica e accresce la nostra comprensione degli insegnamenti spirituali, i quali a loro volta elevano le nostre anime e ci permettono di controllare il nostro se inferiore, il falso ego che cerca di orientare la nostra vita.
La simbologia qui è inverita e distorta, con un Peter Weyland vecchio e decrepito che si fa lavare un piede deforme dal suo figlio/robot. Weyland non vuole servire, vuole essere servito, l’opposto di Cristo. Peter rifiuta gli insegnamenti divini, vuole essere un dio non un suo figlio.
IL RISVEGLIO DEL DIO DORMIENTE
Scesi sulla navicella aliena, David scorta il vecchio Peter Weyland dinnanzi all’ultimo sopravvissuto tra gli ingegneri, in stasi criogenica. Il “dio” si sveglia e fa fuori tutti, tranne Elizabeth (poichè Crede nella vita oltre la morte) e David (la testa). L’alieno ha ripreso la sua missione e vuole dirigersi sulla Terra per liberare l’arma biologica, fortunatamente l’equipaggio all’interno della Prometheus glielo impedirà scontrandosi in volo.   

Il dio risvegliato si abbatte contro le sue stesse creazioni, le quali hanno capito poco la Creazione e sono degenerate nella materia

La fragilità umana e delle sue creazione è ben dipinta in questa immagine

La Prometheus “salva” l’umanità


Elizabeth Shaw e David partono alla ricerca dei veri creatori

La cibernetica può arrivare fino ad un certo punto, se l’uomo vuole vivere per sempre, deve evolvere il suo DNA. Gli ingegneri furono coloro che crearono il genere umano, per questo Weyland pensa che siano la chiave per il proseguimento della nostra evoluzione, il nostro prossimo “salto evolutivo”.
Egli tuttavia si dimostra arrogante nella sua richiesta per la vita eterna e l’ingegnere lo uccide. Il messaggio è questo: l’uomo non potra compiere il successivo passo evolutivo fintanto che soddisferà (adorerà) gli ingegneri i loro piani e le loro intenzioni.
CONCLUSIONE
Riflettendo sul film si può capire come il tema del rifiuto/irresponsabilità verso la creazione è personificato nei modi in cui ogni “genitore” nel film rifiuta il suo “bambino” e ogni “bambino” uccide il suo “genitore”: Weyland respinge Vickers, sua figlia, per David – il bambino che ha creato e che è in grado di controllare. Senza dubbio respinge anche David, ritenendolo una cosa senza “anima”. Holloway rifiuta David, la “creazione” della sua specie. Shaw rifiuta il bambino mostruoso nato in lei. Gli ingegneri rifiutano l’umanità, la loro creazione. L’umanità cerca di distruggere gli Ingegneri, i loro creatori. Nel corso del film, insomma “dio” viene ucciso svariate volte… Cosa succede quando muore Dio? Lo scenario sembra inquietante…
Il film esalta una divinità materialista, molto distante dagli insegnamenti spirituali di cui l’umanità avrebbe tanto bisogno. La ricerca di Dio, non può essere effettuata tramite tecnologie futuristiche e viaggi spaziali: ogni persona possiede dentro di sè una scintilla divina con la quale può connettersi “coscientemente” a Dio, capendo l’immortalità dello Spirito e che, in definitiva, siamo anime incarnate e non creature puramente materiali, create ad immagine di un dio permaloso e vendicativo. Il vero intento degli illuminati sta qui, ovvero nel convincerci che non vi è nulla nell’aldilà e che l’attuale scienza è tutto ciò che serve per raggiungere Dio.
Vogliono farci credere che Prometeo (Lucifero) sia un dio benevolo, che si sacrifica e ci da la luce. In verità, dovremmo considerare Prometeo come uno spacciatore di droga che ci ha fatto dono del crack.

Fonte: www.neovitruvian.it

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