Prometheus: recensione in anteprima del nuovo film di Ridley Scott

Creato il 07 giugno 2012 da Emeraldforest @EmeraldForest2

Chiedo perdono per la mia lunga assenza: a volte la vita chiama, e chiama forte! In compenso vi porto un bel regalino: la recensione in anteprima di Prometheus, il nuovo film di Ridley Scott, per chi non lo sapesse, una sorta di prequel della saga di Alien, che qui da noi purtroppo uscirà solamente a Ottobre. Evitando gli spoiler, vi lascio qui le mie impressioni.

Prometheus è senza ombra di dubbio uno spettacolo per gli occhi: visivamente si può tranquillamente dire che rasenta la perfezione. La pellicola spicca da subito per il grandissimo stile nel design di costumi e scenografie e non si potrebbe essere più soddisfatti di così in uno sci-fi contemporaneo, genere che negli ultimi anni ci ha invece riservato non poche pacchianate. Prometheus è ambientato una trentina di anni prima rispetto al futuro di Alien e racconta di una possibile scoperta delle origini dell’umanità e della vita umana sul pianeta Terra: il riferimento evidente, sin dal titolo, è quello alla tragedia greca del titano Prometeo, che mette in guardia dai pericoli insiti nell’atto stesso di una nuova scoperta e delle sue conseguenze. Nonostante i meccanismi di tensione e i ritmi dell’azione molto ben congegnati, Prometheus però purtroppo sembra non convincere del tutto, in particolare per quanto riguarda la coerenza della storia, che appare a tratti piuttosto incerta e non del tutto consapevole della portata delle proprie implicazioni filosofiche. E’ quasi come se il film avesse due “anime” al suo interno: una più in stile “Alien” e l’altra più esistenziale-mistica. A parte qualche peccatuccio che perdoniamo volentieri al mitico Ridley, Prometheus è uno di quei filmoni del 2012 da non perdere. Assolutamente.



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