L'atteggiamento della Juventus: Al gol di Diego, tanto fortunoso quanto primaticcio ed immeritato, la Vecchia Signora reagisce come l'ultima delle provinciali: rintanandosi in difesa con il miraggio del contropiede orchestrato dal funambolo brasiliano. Che però di cognome fa Ribas, non Maradona. Voto 4
Balotelli: Decide il match, ma senza il risolutivo tap-in finale si sarebbe trattato dell'ennesima partita «tutto fumo e niente arrosto». Svaria su tutto il fronte offensivo, è ossessionato dal dribbling, cade al suolo come una foglia morta e palesa tempi di reazione da far invidia ad un bradipo. Eppure, complice la manca «salita» di Grosso, è il più lesto ad avventarsi sul pallone del 2-1. Voto 6
Buffon: Senz'ombra di dubbio il migliore dei suoi. L'Inter segna il gol che decide il match all'88° minuto solo grazie ai suoi interventi: ci fosse stato qualcun altro al posto suo, i bianconeri avrebbero finito per capitolare assai prima. Lui non meritava la sconfitta, gli altri dieci sì. Voto 6.5
Balotelli contro Chiellini: Duello rusticano tra due futuri pilastri della Nazionale italiana. Non mancano colpi proibiti, urla e «vaffa», ma soprattutto non manca lo spettacolo: Chiellini pedina Balotelli, poco importa che giri alla larga dalla porta, a destra o a sinistra. In occasione del gol, però, gli lascia fare. Voto 7
Lucio: L'arrendevole condotta di gioco juventina lo rende pressoché inoperoso. Buon per l'Inter: lo «zegueiro» può far valere freschezza e strapotere atletico nell'«estirada» che vale il pareggio. Voto 7
Diego: nella prima frazione è il migliore della Juventus, semplicemente perché l'unico che cerca di giocare al calcio. Costretto da Ferrara a sfiancarsi tra centrocampo e attacco, lui riponde presente finché ha fiato. Poi la disperazione e l'acido lattico lo portano ad alzare bandiera bianca. Voto 6.5
La papera di Toldo: Il destro da fuori di Diego è un cordiale invito a sporcarsi i guantoni, che però Toldo respinge (l'invito, non il pallone!), accartocciandosi in modo talmente goffo da consentire alla sfera di passargli sotto la pancia prima d'infilarsi in porta. Voto 3
Chiellini: Rude, reattivo, rozzo, resistente. Perno difensivo bianconero, gli tocca l'ingrato compito di affrontare Balotelli (e Sneijder, e Milito, e Pandev...): lui non fa una grinza. Legna fino a quando può, e con i soliti, ottimi risultati. Poi gli tocca prostarsi dinanzi alla superiorità nerazzurra. Voto 6
Santon: Esente da compiti difensivi grazie alla latitanza offensiva da parte della Juventus, riassapora il dolce sapore delle scorribande nella metà campo altrui. Ancora un po' di ruggine, certo, ma il «Bimbo» sembra essere tornato sulla retta via. Voto 6
Materazzi: Ci mette un po' ad ingranare, ma è ampiamente giustificato dai 37 anni e dalla tanta panchina. Nel secondo tempo, tuttavia, si riscopre il leone di un tempo: ruggisce in difesa, ricacciando via i timidi tentativi della Juventus. Voto 6.5
Candreva: Ferrara, colto da uno dei suoi tanti raptus tattici, lo propone come esterno di destra nel centrocampo a quattro. Lui, che pur di indossare la prestigiosa maglia bianconera starebbe anche in porta, china il capo ed esegue gli ordini del tecnico (per quanto ancora?). La prestazione, tutto sommato, non è malaccio. Voto 6.5
Antonio Giusto
Fonte: Goal.com