Promozione della lettura in ospedale

Creato il 02 febbraio 2016 da Marcodallavalle
Nella mia perenne missione di promotore della lettura, la missione più difficile che sto tentando di realizzare da un anno è quella di portare la lettura in ospedale. Non sto parlando del consueto svolgere la mia professione di infermiere parlando di libri e offrendoli ai miei pazienti: quello è ormai parte integrante della mia persona e della mia professionalità. Il tentativo è quello di coinvolgere più reparti ospedalieri possibili fornendoli di libri, che sto tutt'ora raccogliendo attraverso donazioni, e supportando la lettura attraverso dei volontari disposti a prestare il loro tempo per svolgere un servizio di lettura espressiva a favore dei malati e dei loro parenti. Ho già scritto della collaborazione con il Dipartimento di Filosofia, Pedagogia e Psicologia dell'Università di Verona e del Circolo dei Lettori di Verona, e questo connubio favorevole sta proseguendo. Ciò che sta cambiando in meglio è la realizzazione concreta di ciò che per un anno abbiamo pianificato. Confesso la fatica sopportata in alcuni momenti. Un lettore tende a fare voli pindarici, a mantenersi su un livello di emotività positiva sempre alto. Ho dovuto imparare il linguaggio a me sconosciuto del burocratese, a rallentare il passo quando, tendenzialmente, anche quando sono in corsia, cammino spedito, rispettando le pause necessarie alla burocrazia. Uno dei miei compiti in questo progetto è quello di insegnare a scegliere i testi da leggere in ospedale. Ho già incontrato buona parte dei volontari del Circolo dei Lettori, persone con un incredibile interesse per questa attività e una straordinaria capacità di rimanere concentrate mentre parlo di libri (la prima lezione è iniziata alle 21.15, durata fino alle 23.00). Loro sono i libri che si fanno persona. Mi ricordano i personaggi che memorizzavano i libri affinché non scomparissero di Fahrenheit 451 di Ray Bradbury. I volontari non possono certo imparare a memoria i libri. Ma il loro prodigarsi per rappresentare degnamente i libri che leggono è altrettanto degno di merito. La strada da percorrere è ancora lunga, ma il mio livello di soddisfazione sta salendo vertiginosamente.

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