Vi avevo promesso un dialogo? Ve l’ho procurato. Perchè però la gara di editing abbia senso, vi devo dire un paio di cose sulla scena in cui siete capitati: Simona e Luca sono alla Villa Reale, davanti al Quarto Stato. Simona è una ragazza sui quindici, sedici anni e va ancora a scuola. Luca invece è un po’ più grande e con le idee più chiare, come state per scoprire. La prima a parlare è appunto Simona.
Una sola piccola nota: l’anonimo che ha scritto il dialogo aveva inserito alcune frasi di inframmezzo, che ho ritenuto superflue ai nostri fini e che quindi ho eliminato.
Credo di avervi detto tutto quindi… tocca a voi!
–Che ci fai qui? Perché sei venuto a cercarmi a scuola? Non ho risposto a nessuna delle tue telefonate di ieri. Avresti dovuto mandarmi al diavolo. Perché sei qui a far finta che ti interessino i quadri di una pinacoteca di cui nemmeno conoscevi l’esistenza?
–Adesso non esageriamo. Sapevo che esisteva. Non ci sono mai entrato…
–Non cambiare discorso.
–Ah, sono io che cambio discorso? Tu cerchi in tutti i modi un motivo per cacciarmi via, e io sto cambiando discorso?
–Io non sto cercando di cacciarti via.
–Non si direbbe. Mi hai appena elencato tutti i motivi per cui non dovrei essere qui con te. Qualcuno meno interessato si sarebbe già arreso.
–Arreso a cosa? Io voglio sapere…
–Tu vuoi sapere cose che non so nemmeno io.
–Quello che so è che voglio passare un sacco di tempo con te. Perché mi piaci.
–Ma…
–Non mi interessa sentire ancora cazzate sul perché potrei stare da un’altra parte. I motivi per stare in un posto che non ho mai visto con te sono molto più convincenti.
–Ma…
–E basta con i ma.