Bevo a chi è di turno, in treno, in ospedale,cucina, albergo, radio, fonderia,in mare, su un aereo, in autostrada,a chi scavalca questa notte senza un saluto,bevo alla luna prossima, alla ragazza incinta,a chi fa una promessa, a chi l’ha mantenuta,a chi ha pagato il conto, a chi lo sta pagando,a chi non è invitato in nessun posto,allo straniero che impara l’italiano,a chi studia la musica, a chi sa ballare il tango,a chi si è alzato per cedere il posto,
a chi protegge i boschi, a chi spegne un incendio,
a chi ha perduto tutto e ricomincia,all’astemio che fa uno sforzo di condivisione,a chi è nessuno per la persona amata,a chi subisce scherzi e per reazione un giorno sarà eroe,a chi scorda l’offesa, a chi sorride in fotografia,a chi va a piedi, a chi sa andare scalzo,a chi restituisce da quello che ha avuto,a chi non capisce le barzellette,all’ultimo insulto che sia l’ultimo,ai pareggi, alle ics della schedina,a chi fa un passo avanti e così disfa la riga,a chi vuol farlo e poi non ce la fa,infine bevo a chi ha diritto a un brindisi staserae tra questi non ha trovato il suo.Erri De Luca,L’ospite incallito, pp. 13-14.