Andrea - "Prof, ma che cosa sono le quiches*?".Mark - "Io lo so!".Io - "Dai, allora spiegaglielo tu".M - "Le quiches sono quelle che ti danno in cambio di soldi al Casinò".
* Non ricordo come siamo finiti a parlare di quiches durante una lezione di storia sull'impero islamico.
Io - "Cosa state facendo col dizionario? Io sto spiegando".Giulia - "No prof non si arrabbi, adesso lo metto via. Ho cercato una parola che ha detto Pietro!"Io - "Quale parola?".Giulia - "Non gliela posso dire...ho scoperto che è una brutta parola!".Io - "Pietro ti ci metti anche tu con le brutte parole adesso?".Pietro - "Ma io non sapevo cosa volesse dire...".Io - "Allora, di che parola si tratta?"Giulia - "Sgualdrina".Io - "Pietro! Guai a te se ti sento dire una cosa del genere a una delle tue compagne. Chiedi scusa a Giulia. Subito."Pietro - "Ma prof...ma io...".Io - "Su-bi-to!".Pietro - "Ma prof, io l'ho detto a Federico!"
E per concludere con una botta di ottimismo...
Alice (legge) - "....la maggioranza delle persone era invece dedita a lavori precari e scarsamente retribuiti.".Martina - "Cosa vuol dire lavori precari?".Io - "Vuol dire che a queste persone non veniva garantito il lavoro: alternano periodi in cui lavorano e altri in cui invece sono senza occupazione, perché nessuno li assume a tempo indeterminato, cioè per sempre."Alice - "Insomma, sono quelli che non hanno voglia di far niente!".Io - "Ehm...direi di no: sono quelli che anche volendo lavorare spesso non possono perché non hanno un posto di lavoro fisso. Io, per esempio, sono precaria.".La classe - "Leeeeeiiiii???".Io - "Eh si: il mio contratto è iniziato il 13 settembre e finisce il 30 giugno. Dopo sono senza lavoro!".Alice - "Ma no, prof... e cosa ne sarà di lei, dopo? Che fine farà?". Signùr, che ansia.