La storia di John Prophet inizia negli anni ’90 quando il team Youngblood scopre una camera di stasi al cui interno ritrovano il corpo del nostro eroe, che giace lì fin dalla Seconda Guerra Mondiale. Prophet infatti era stato sottoposto agli esperimenti del pazzo Professor Wells che lo avevano reso un super soldato. Delle origine anche troppo scontate per un eroe che avrà però abbastanza successo da meritarsi una serie tutta sua: in quegli anni una serie non si negava a nessuno.
La prima testata regolare di Prophet durò appena dieci numeri con testi di Liefeld e disegni di Stephen Platt. Nel 1996 la Image ci riprovò, questa volta affidando i testi a un professionista come Chuck Dixon, ma di nuovo il successo non arrivò e la serie venne chiusa dopo soli otto numeri.
Si arriva quindi al 2012 quando,per festeggiare il ventennale della sua nascita, l’Image Comics decide di rilanciare alcune delle sue serie storiche tra cui ben cinque titoli dell’Extreme Studios di Liefield, che nel frattempo ha lasciato la casa editrice a causa di malumori con gli altri fondatori.
La nuova serie viene affidata a Brandon Graham, autore di Seattle che nel 2007 aveva ricevuto una nomination per gli Eisner Award per la sua serie King City. Graham decide di affidare il suo nuovo Prophet a quattro disegnatori che si alternano sulle pagine del mensile: Simon Roy, Farel Dalrymple, Giannis Milonogiannis ed infine lui stesso.
In questo primo volume, uscito in USA lo scorso anno, sono raccolte le storie dal numero 21 al 26 (la nuova serie riprende la numerazione delle vecchie) e troviamo all’opera tutti e quattro i disegnatori. Fin dalle prime tavole è evidente che ci troviamo di fronte a un fumetto che poco ha a che fare con il vecchio Prophet degli anni ’90. In queste nuove storie l’ambientazione è spostata 10.000 anni nel futuro, su una Terra completamente diversa da quella che siamo abituati a conoscere. Scenari desolati, un cielo mai azzurro, animali evoluti in modi assurdi, alieni e astronavi biologiche: questo è il mondo nel quale si risveglia John Prophet.
I disegni, nonostante siano opera di autori dallo stile così diverso, riescono però a mantenere una forte coerenza.
Anche la scrittura si distacca notevolmente dai soliti cliché. Gran parte delle storie sono raccontate con lunghe sequenze mute, con il protagonista che si aggira solitario per gli scenari irreali di questo lontano futuro sempre avvolto dal silenzio. I dialoghi sono pochissimi, secchi e diretti.
La storia poi non fa nessuno sconto al lettore, non è una lettura facile, si viene sbalzati in questa Terra ormai aliena senza nessuna spiegazione, senza guida. A chi legge è chiesto di osservare e capire, di interpretare i gesti di Prophet e di entrare nel suo mondo senza farsi troppe domande.
In diverse interviste Brandon Graham ha citato come fonte di ispirazione il mondo di Conan, ma leggendo questo primo volume è evidente che non ci si ferma al barbaro: le origini di questo Prophet sono anche in Moebius, in Metal Hurlant, nella Casta dei Metabaroni e forse perfino in qualche film di Cronenberg.
Tutto è però amalgamato alla perfezione e reso unico.
Abbiamo parlato di:
Prophet, Vol. 1: Remission
Image Comics, 2012
136 pagine, brossurato, a colori – $ 9.99
ISBN: 9781607066118
Etichette associate:
Simon RoyBrandon GrahamGiannis MilogiannisImage ComicsRob LiefeldFarel Dalrymple