“E tu sei a favore o contro l’energia nucleare? O per caso non hai una posizione?” : si chiude così lo spot del Forum nucleare italiano, che circola in tv da più di due settimane. Questi interrogativi mi hanno fatto riflettere:credo che attualmente molte persone non saprebbero dare una riposta. Il motivo è semplice: nel nostro Paese il dibattito sul nucleare si è praticamente interrotto dopo il referendum del 1987 e da allora se ne parla poco o per niente. Lo spot del Forum ha come obiettivo principale quello di riaprire questo discorso, cercando di chiarire i dubbi ancora presenti.
Come? Evitando facili strumentalizzazioni politiche e parlando alla gente in modo semplice e diretto. Un po’come è stato fatto e si sta facendo all’estero:i casi di Francia e Svezia sono esemplari.
Oltralpe sono stati organizzati degli incontri con la popolazione per approfondire il tema, dando consapevolezza dei rischi, ma anche “dei controlli e della cultura della sicurezza nelle centrali”, come ha spiegato Claude Gatignol, deputato al Parlamento francese ed esperto di comunicazione sul nucleare. La Svezia non è stata da meno e ha fatto una scelta simile. Con il risultato che addirittura nel paese scandinavo ci si contende i depositi di rifiuti radioattivi:le cosiddette “scorie” non sono considerate un fastidio, ma una ricchezza.
E in Italia? Tranne poche eccezioni, ancora non accade niente di tutto questo. Parlare di nucleare in modo corretto e semplice potrebbe aiutare a superare tanti pregiudizi. Che sia proprio lo spot l’occasione per un’inversione di rotta?