L’uva è il frutto settembrino per antonomasia, da sempre coltivato dalle popolazioni mediterranee di cui ha influenzato la cultura e la morfologia geografica, con le splendide vigne che caratterizzano queste regioni rese feconde dal clima mite e benedette dal sole. La diffusione di questa coltivazione nel Mediterraneo è dovuta all’influsso della cultura dell’antica Grecia, in cui si tramandava che la coltivazione della vite fosse stata insegnata agli uomini da Dionisio (in seguito chiamato Bacco dai latini), uno dei figli di Zeus.
L’uva rappresenta la regina della frutta autunnale, in un periodo in cui si passa dalla calura estiva al freddo invernale, per cui l’organismo ha un estremo bisogno di zuccheri per affrontare lo stress da adattamento climatico. L’uva è infatti uno dei frutti più energetici, ricca di zuccheri (fino al 16%) e caratterizzata da un alto valore calorico che varia dalle 60 calorie circa ogni 100 grammi dell’uva fresca fino ad arrivare alle 250 dell’uva sultanina (detta anche uva passa). Ḕ molto consigliata per i bambini e gli anziani, vista la rapida assimilabilità degli zuccheri in essa contenuti, mentre deve essere invece evitata da obesi e diabetici.
Esistono varie specie d’uva, che si differenziano per il sapore (generalmente le uve senza semi sono meno dolci di quelle con i semi) e per il differente contenuto in vitamina C.
La specie più nota è la Vitis Vinifera o uva europea, coltivata per la prima volta circa 8000 anni fa in Asia, mentre esistono altre due specie americane denominate Vitis labrusca e Vitis rutundita. La vitis labrusca fu scoperta originariamente dalle popolazioni vichinghe, poi fu introdotta in America dai primi coloni americani ed adesso è la specie più diffusa nel nuovo continente. La buccia dell’uva, ricca di tannini e flavonoidi, conferisce alla pelle un benefico effetto antiossidante donandole luminosità e splendore, contrastando l’invecchiamento cutaneo.
Una delle tradizioni tipiche del periodo autunnale è la preparazione della classica, economica, squisita schiacciata con l’uva, che proponiamo come ricetta del mese:
Ingredienti: circa 1 kg di uva nera da vino ( con l’uva da tavola non viene bene), 350 grammi di farina, 20 grammi di lievito di birra (1 panetto), 8 cucchiai di zucchero, 1 bicchiere d’acqua, 2 cucchiai d’olio (possibilmente extravergine d’oliva), un pizzico di sale.
Preparazione: versare un bicchiere d’acqua in un pentolino, scaldarlo a fuoco basso e sciogliervi dentro il lievito di birra. Versare la farina a fontana sul piano di lavoro, versarvi l’acqua del pentolino (con sciolto il lievito) e cominciare ad impastare aggiungendo 4 cucchiai di zucchero, 1 d’olio e un pizzico di sale. Stendere la pasta abbastanza sottile e dividerla in due strati, uno per coprire il fondo di una teglia dai bordi piuttosto alti (tipo quella per lasagne). Adagiata la pasta sulla teglia stendervi uno strato d’uva, un cucchiaio d’olio e due di zucchero. Coprire con il secondo strato di pasta, creando delle piccole impronte coi polpastrelli delle dita. Distribuire l’uva rimasta con due cucchiai di zucchero e uno di olio. Cuocere in forno a 180 gradi per un’ora.
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