Come è noto il 30 novembre scorso è scaduto il termine per perfezionare l’accatastamento dei fabbricati rurali al catasto civile urbano. Fino all’ultimo si è sperato in una proroga che, però, non è arrivata … almeno per ora. Il Consiglio nazionale dei Geometri, nei giorni scorsi, ha comunque reiterato la richiesta di una proroga che, se arriverà, dovrà per forza essere rettroattiva.
La nuova richiesta dei Geometri per posporre al 2013 il termine dell’accatastamento dei fabbricati rurali è datata 20 novembre 2012, quindi antecedente al rinvio alla Commissione Finanze del testo del ddl sulla Legge Delega Fiscale, nella quale era stato proposto di inserire un emendamento ad hoc con la proroga della scadenza al 30 luglio 2013 (leggi anche Fabbricati rurali, per l’accatastamento spunta l’ipotesi di proroga a luglio 2013).
Nella nuova lettera con la richiesta di proroga, il presidente dei Geometri, Fausto Savoldi, ricorda che “in assenza della proroga per l’accatastamento dei fabbricati rurali, molti immobili non sarebbero accatastati e diventerebbero, di fatto, sconosciuti al Catasto, coinvolgendo cittadini e amministrazione in contenziosi e ritardi, con evidente danno per l’Erario”.
Il riferimento all’Erario da parte di Savoldi non è casuale. Uno degli elementi che ha determinato la netta contrarietà da parte del Governo a concedere la proroga è proprio la perplessità di “ripercussioni sul saldo dell’IMU previsto per dicembre”.
Il CNG ha ribadito che la quantificazione di una rendita provvisoria, senza l’archiviazione del dato con le procedure Docfa e Pregeo, consentirebbe immediatamente la riscossione dell’IMU e, successivamente, l’assoggettamento del fabbricato a tutti gli oneri fiscali ed eventuali conguagli previsti (leggi anche Accatastamento fabbricati rurali, ovvero la Proroga Fantasma).
Resta da vedere se anche questo ennesimo appello rimarrà inascoltato o meno.