In pieno caos TASI, forse una buona notizia per contribuenti e commercialisti.
Si sta facendo sempre più concreta l’ipotesi di una proroga analoga a quella dello scorso anno, sia con riferimento ai modelli 730/2014 che con riferimento ai versamenti derivanti da UNICO per contribuenti soggetti agli studi di settore. Ieri sera, il Sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle finanze, Enrico Zanetti, ha lasciato trapelare un certo ottimismo. La questione è all’esame del Governo e a breve dovrebbe essere presa una decisione.
Il termine per presentare il modelli 730/2014 ai CAF-dipendenti e ai professionisti potrebbe slittare al 10 giugno o anche qualche giorno più in là, mentre il termine di versamento delle imposte per i contribuenti soggetti agli studi di settore potrebbe andare ad inizio luglio. In effetti, da più parti si è parlato di un vero e proprio ingorgo fiscale nel mese di giugno, con una serie di adempimenti e di scadenze che stanno complicando non poco la vita a contribuente e professionisti.
Al di là del nodo TASI, che dovrebbe essere a breve sciolto (ma che comunque sta impegnando pesantemente centri di assistenza e studi professionali), le problematiche relative all’alternatività tra IMU e IRPEF e le questioni relative alle detrazioni per il recupero edilizio portano a ritenere congruo concedere qualche giorno in più per i conteggi. D’altra parte, la tradizionale circolare sulle questioni prospettate dal Coordinamento Nazionale dei Centri di Assistenza Fiscale è solo della scorsa settimana (si veda “Interessi sul mutuo ancora detraibili con abitazione principale inagibile per sisma” del 22 maggio 2014) e serve tempo per metabolizzare il tutto, senza dimenticare alcune difficoltà riscontrate nel reperimento dei CUD nella fase di avvio dell’assistenza fiscale.
Stesso ragionamento per quanto riguarda i versamenti di UNICO 2014. È vero che l’Agenzia delle Entrate ha anticipato la pubblicazione di GE.RI.CO 2014 (si veda “L’Agenzia rilascia GE.RI.CO. 2014” del 16 maggio 2014), ma i tempi sono comunque troppo stretti e qualche regola sta ancora cambiando. Solo ieri, le Commissioni Bilancio e Finanze del Senato hanno approvato l’emendamento del Governo al disegno di legge di conversione del DL 66/2014 che spalma in tre rate il versamento dell’imposta sostitutiva prevista per la rivalutazione dei beni dell’impresa introdotta dalla legge di stabilità 2014. Le ragioni per un differimento, quindi, ci sono tutte e, se non interverranno ragioni di tesoreria, è probabile che il Governo decida per la proroga. Che sarà però meno generosa rispetto allo scorso anno. Non si potrà infatti arrivare all’8 luglio, ma solo al 7, poiché, senza maggiorazione, può essere al massimo di 20 giorni (art. 12 comma 5 del DLgs. 241/97), quindi fino al 6 luglio, che essendo domenica, slitta al successivo lunedì 7.
L’anno scorso, invece, il termine partiva dal 17 giugno, poiché il 16 era domenica e il 20° giorno (7 luglio 2013) cadeva di domenica, operando il differimento al successivo lunedì 8 luglio 2013.
Apt per Finanza in Chiaro