Prosegue la mappatura del sottosuolo. Ritrovati resti preziosissimi di una vecchia torre di guardia.

Il gruppo di Arkeo, Il Gruppo Speleo Cai, l'assessore Lucentini e Simone Perticarini.

Dal blog di Arkeo - È ripresa oggi, 31 agosto 2013, dopo la pausa estiva, l’esplorazione del sottosuolo montegranarese effettuata da Arkeo grazie alla sinergia con il Gruppo Speleo del Cai di Fermo e la fondamentale consulenza di Simone Perticarini. Nella mattinata sono stati effettuati i rilievi a due ipogei situati lungo la cinta muraria i quali, pur rimanendo separati da murature succedutesi nei secoli, appartengono sicuramente al complesso relativo alla Chiesa di San Pietro. I rilievi, infatti, hanno mostrato delle cavità artificiali complesse ed estese che, rapportate sulle quote e sui livelli, sono contigue anche se oggi separate. Come consuetudine sono stati effettuati tutti i rilevamenti geologici e la mappatura delle cavità.

Durante un sopralluogo relativo ad un'altra cavità abbiamo avuto accesso al basamento di una vecchia torre di guardia facente parte dell’antica cinta muraria originaria. Il bastione fa parte del complesso di Porta Marina ed è perfettamente conservato. La pavimentazione è sicuramente di origine medievale e databile provvisoriamente intorno all’anno 1000. Le mura sono intatte e presentano ancora le strombature per gli arcieri e per le successive armi da fuoco. Sono visibilissime le fessure relative alle ormai perdute travi di sostegno delle passerelle militari. Ancora presente la latrina. Stupenda una cisterna che, con ogni probabilità, fungeva da neviera. Nel complesso la struttura militare è pressochè integra.

L’ipogeo sottostante è estremamente complesso, tortuoso ed esteso, e presenta interessanti riferimenti storici come una croce in marmo incastonata nella muratura. Tra le varie ramificazioni è stato possibile vedere le stratificazioni geologiche della roccia sulla quale è fondata Montegranaro. La cavità non è stata rilevata per motivi di tempo e si dovrà tornarvi probabilmente in più riprese per poterla mappare a dovere.

Luca Craia – Presidente di Arkeo