Ispirato all’ omonimo albo che nel 1971 vendette più di un milione di copie, “Asterix e il regno degli Dei” sarà in cinema dal 15 di Gennaio.
La trama rispecchia quella del fumetto originale prendendosi qualche licenza poetica che però non infastidirà i fan più accaniti, mantenendo difatti intatto lo stile e i personaggi autentici resi nelle loro peculiarità e raffigurazioni fisionomiche immutate seppur adattate ad una tecnica innovativa come il 3d Relief: nel 50 a.C quasi tutta la Gallia è occupata dall’ impero romano, solo un villaggio dell’ Armorica resiste strenuamente all’ invasore. Esasperato dalla situazione lo stratega Giulio Cesare decide di giocare d’astuzia ed adottare una bizzarra quanto ingegnosa strategia per annettere il territorio: indire la costruzione di una lussuosa destinazione turistica denominata “Regno degli Dei” al fine di soggiogare i Galli con l’agiatezza e il lucro della vita romana…
Un film d’animazione tutt’altro che scontato, con una forte morale. Ne consiglio la visione soprattutto a quegli scettici che la ritengono la classica “roba-da-bambini” , così da apprezzare i numerosi riferimenti filmografici disseminati sapientemente all’ interno degli 85 minuti di proiezione e le citazioni storiche ingegnosamente amalgamate nella trama (a voi l’onore di scovarle).
di Susanna Zandonà