Il 24 settembre uscirà su Amazon in versione Kindle, l'ebook I Protettori dell'Oracolo - Buio. L'autrice è la poliedrica PATRISHA MAR, già nota nel mondo del libro con lo pseudonimo Katherine Keller che nasconde le due scrittrici dei romanzi della serie The Shadows Saga, tra cui BLACK SHADOW e CRIMSON SHADOW. E dopo poco potrete trovarlo anche in versione cartacea ed epub.
Bernadette e Benjamin Nicholls sono fratelli, nati per essere Protettori e per combattere i Notturni, mostri nascosti nell'oscurità della notte londinese. Sentono di non avere scelta. La loro vita è votata al sacrificio e alla caccia.Ma un giorno saranno costretti a rimettere in discussione il loro credo e le parole dell'Oracolo, il testo sacro dei Protettori.Due storie d'amore volute dal destino. Due grandi sentimenti che si intrecciano sullo sfondo di una guerra combattuta nell'ombra. Quattro personaggi indimenticabili che vi accompagneranno in un viaggio alla ricerca della verità e della realizzazione dei rispettivi sogni e desideri.Passione, amore, fiducia, dolore e voglia di riscatto nel primo romanzo di una duologia paranormal romance tutta da scoprire.
Vi lascio leggere un estratto dal primo capitolo di questo interessante paranormal romance.
Londra 1856
Con un tonfo sordo la sedia si sbriciolò in tanti piccoli frammenti, schiantandosi contro il muro incrostato di fumo, grasso e di una tinta indefinita che stava perdendo la sua presa.Il giovane voltò il capo a fissare trionfante la distruzione di un pezzo di mobilio e ghignò allegro, tornando a squadrare il suo avversario. «Pessima mira, pessima mira davvero.»«Benjamin Nicholls, ti toglierò dalla faccia quel sorrisetto compiaciuto, ti farò sputare sangue.»Ben fece schioccare la lingua mentre, con fare sicuro e arrogante, osservava l’omone, dalla corporatura tarchiata, alto quasi un metro e novanta, che si avvicinava minaccioso.Miles, l’oste, guardava la scena divertito, pronto a intervenire con grande calma: che gusto sarebbe stato vedere per una volta Benjamin al tappeto. Con le innumerevoli risse che aveva scatenato nella sua taverna, si meritava una lezione dopotutto e forse John Smith era l’unico che gliela potesse dare. Sciocco lui che continuava a far entrare Nicholls, ma in cuor suo sapeva che non poteva fare altrimenti. Il giovane doveva proprio avere qualche rotella fuori posto, ma era un buon avventore e le sue ragazze facevano a gara per attirare l’attenzione del tipo bruno dall’aria insolente e sprezzante. Di sicuro i suoi affari ne traevano grandi benefici, il suo mobilio un po’ meno.«Vieni qui, tappetto.»«Non direi che sono un tappetto» rispose Nicholls alla provocazione.L’omone cercò di colpirlo al volto, ma Benjamin si abbassò schivandolo e gli si parò alle spalle, battendogli un colpetto vicino al collo. «Sono qui, idiota.»John il guercio, che razza di soprannome, pensò Ben visto che gli occhi dell’uomo se la passavano benissimo, si girò ringhiando. «Tu vuoi morire stanotte.»«Quante storie… sei così noioso.» Continuava a stuzzicarlo imperterrito mentre con le mani gli faceva cenno di avvicinarsi, scricchiolando le dita per prepararsi al più grande incontro della sua vita. Se solo l’altro avesse saputo.John gli si gettò addosso, caricandolo con tutto il peso del proprio corpo. Benjamin non si aspettava un attacco diretto. Errore di valutazione, e si ritrovò ad atterrare con l’energumeno sopra, su un tavolino troppo fragile per poter reggere il peso dei due.«Togliti di dosso.» Lo spinse via con tutta la sua forza e non era poca, ammise sorpreso il suo antagonista, mentre Ben si liberava dalla sua salda presa.Nicholls si rialzò e si passò una mano sulla fronte imperlata di sudore. I suoi capelli mossi, dal tono corvino, erano scomposti sul viso e gli regalavano un aspetto selvaggio e quasi folle. La cicatrice sul labbro destro, retaggio di una guerra antica, conferiva all’espressione dei suoi tratti un’aria crudele. Aveva solo vent’anni, ma sembrava averne almeno dieci in più. Sul suo volto erano dipinte le esperienze di una vita sofferta, costantemente in pericolo. Vi era dipinta la consapevolezza.«Allora, guercio, ti sei già stufato? Continuo a ripeterti che sono qui.»Sembrava che il ragazzo volesse farsi pestare a sangue, almeno Miles ne era convinto. Si avvicinò ai clienti, che in circolo si erano messi a incorniciare i due improvvisati sfidanti, e occupò un posticino, in attesa. Benjamin appariva ai suoi occhi anziani e stanchi un irrequieto, uno spavaldo, un pazzo. Il povero Samuel Nicholls, il padre di Ben, nonché vecchio amico di Miles, avrebbe scosso la testa corrucciato nel vedere come il figlio sfidasse la morte con così poca attenzione per la propria salute. Ma Samuel se n’era andato per sempre un paio di anni prima e non avrebbe potuto più correggere gli errori del figlio. Chissà cosa ne sarebbe stato di lui. Prima o poi avrebbero trovato il suo corpo gonfio e imputridito nelle acque del Tamigi. Riposa in pace…«Bastardo, vieni qui e ti farò passare la voglia di giocare con la mia donna.» Smith sbraitò parole senza controllo. I suoi occhi porcini cercarono il volto della prorompente rossa dal generoso decolleté e dall’aria svogliata, che si passava un dito sulle labbra, per renderle ancora più carnose e provocanti.
Per saperne di più vi ricordo anche la pagina facebook dell'autrice: FANTASY'S WORLD OF PATRISHA MAR
Articolo originale di scritto da Eilan Moon Non è consentito ripubblicare, anche solo in parte, questo articolo senza il consenso del suo autore. I contenuti sono distribuiti sotto licenza Creative Commons.