Prostituzione non fa rima con Pacificazione

Creato il 25 giugno 2013 da Ilrattodellospazio
Mai come nel caso Ruby la verità "materiale" a pugni con quella raccontata da Silvio Berlusconi. Prima di parlare dell'ennesimo attacco di una magistratura politicizzata ecc. ecc. è bene ripercorrere alcuni punti fondamentali di questa storia, "dimenticati" dai difensori e da loro mai contestati perchè inoppugnabili. Tutto comincia perchè una prostituta brasiliana chiama dal suo cellulare quello del presidente del consiglio, di notte, all'estero per un vertice internazionale. Una "prostituta brasiliana" che frequenta così assiduamente le famose "cene eleganti" ed in intimità tale con l'uomo più potente del paese da avere il suo cellulare personale (e chiamarlo "amore" ripetutamente). Per aiutare una ragazza (minorenne e schedata come probabile prostituta, scappata di casa) che può "fare la pazza". Berlusconi, dal vertice internazionale, si spaventa (o si interessa, secondo la difesa) da chiamare ben sette volte la questura per farla rilasciare, ed affidare ad una Minetti che viene presentata con un in'imprecisata ed inesistenze carica ministeriale. La giovane commissaria, nonostante la bufala della carica suddetta che sa bene essere inventata (come qualsiasi studente di diritto pubblico e costituzionale), accetta la pressione e contrariamente al parere del magistrato (per un funzionario di polizia è come tradire il Re) lascia andare la ragazza (dirà poi "perchè più sicuro dell'ambiente della Questura", si immagina con profonda gioia dei colleghi sviliti ad una posizione inferiore rispetto a quella di un mignottaio ). Perchè la ragazza viene riconsegnata ad un'altra prostituta, cui ruberà pochi giorni dopo una notevole somma e dalla cui denuncia scaturisce l'episodio passato sotto silenzio. Perchè una prostituta ha tanta confidenza con Berlusconi? Perchè si preoccupa di consegnarla ad una Nicole Minetti (e poi ad un'altra prostituta) invece di far intervenire il Ministero degli Esteri o comunque personaggi istituzuionali e non equivoci se veramente avesse creduto alla balla della "nipotina"? Un processo in tribunale è lo scontro tra due diverse interpretazioni dei fatti, in questo caso i giudici hanno ritenuto assolutamente più credibile quella dell'accusa, e la pioggia di denaro (ed incarichi) che Berlusconi ha fatto cadere addosso ai "testimoni" ha tolto ulteriore credibilità alla sua ricostruzione. Un testimone a libro paga (tutti bisognosi di assistenza, abitazioni, automobili ecc.) per definizione non è un testimone. Poi c'è la bufala della "pacificazione", come se Berlusconi avesse potuto fare un patto con lo Stato italiano:  "tu non mi persegui più, i miei casi giudiziari (evasione fiscale, Lavitola, SME, Ruby, compravendita senatori, Tarantini-D'Addario ecc.) vanno nel dimenticatoio e poi in prescrizione, in cambio sostengo il governo Letta finchè i sondaggi non mi dicono che posso farlo cadere". E' completamente inconsapevole dicosa sia una democrazia e cosa voglia dire farne parte. Questo è il modo di ragionare di un ditattore africano, o di uno dei tanti suoi amici dittatori ex Urss. O di un mafioso.

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