Il palmare di Curriculum trasmette il destino e la posizione delle persone destinate a morire; l’espressione di Madame (o Thanatos, o Morte, se volete) è data dall’essere alla guida dell’auto che dovrà falciare la vita di Alicia, sorella di Kim.
Kim non è una ragazza comune: lei ancora non lo sa (e nemmeno Alicia), ma l’universo mondo è diviso in due categorie di esseri umani, i Protagonisti e l’Élite, e lei fa parte della seconda.
I Protagonisti sono pedine ininfluenti, semplice carne da cannone, mentre l’Élite, e in special modo l’Élite Maggiore, comprende gli alfieri dell’equilibrio futuro, dello stato delle cose, la cui esistenza, in quanto necessaria, va protetta.
La proTECTO è la holding di angeli custodi preposta a vegliare sui membri dell’Élite, a proteggerli da incidenti possibili o da danni irreversibili… come lo sfortunato incappare in un errore di Madame.
L’errore, il caso sfortunato che vuole Madame investire la sorella sbagliata, determina un butterfly effect, una reazione a catena che s’intreccia con l’odio e la ripicca della capricciosa Morte (qui ritratta come un’irresistibile incrocio tra la perfida Crudelia Demon, di disneyana memoria, e la Miranda Priestley de “Il Diavolo veste Prada”) nei confronti della famiglia di Kim e Alicia, attraverso le generazioni.
Il tema della dipartita da questa valle di lacrime (“la fabbrica delle madri inconsolabili”, per citare gli autori) e della predestinazione di ciascuno di noi è sapientemente disciolto nella brillante sceneggiatura del belga Zidrou (nome de plume di Benoît Drousie, molto attivo sin dai primi anni novanta per i principali editori francesi) e nello stile realistico e cartoonesco insieme del “nostro” Matteo Alemanno.
Una miniserie dal percorso editoriale abbastanza “travagliato” (termine quanto mai azzeccato in un fumetto che ne illustra almeno due) costellato da cambi di editori (sia francesi che italiani), titoli (“Mèche rebelle”, “Requiem” e infine quello attuale, decisamente più intrigante) e che giunge alla fine in un porto sicuro grazie alla modenese Nona Arte.
Zidrou riesce, nello spazio dei quattro albi (corrispondenti in questa edizione integrale ad altrettanti capitoli), a sviluppare un concept tutt’altro che originale (l’ennesima personificazione della Morte e delle burocrazie infinite e contraddittorie che ci perseguitano anche nell’aldilà) in una black comedy coinvolgente e a tratti ipnotica.
Sta di fatto che il volume scorre molto piacevolmente e ci costringe, grazie ad un accattivante uso di flashforward non immediatamente individuabili, a rivedere alcuni passaggi del volume e quindi a riammirare lo storytelling di Alemanno.
Per chi ha già avuto modo di confrontarsi con i primi due capitoli (La Genesi), già editi tempo fa dalla Edizioni BD con l’infausto titolo di “Requiem”, proTECTO offrirà la possibilità di conoscere gli sviluppi di questo scontro tra la Vita e… Madame, mentre, per tutti gli altri, il volume della Nona Arte regalerà un’avventura lunga, coinvolgente e stampata su un supporto che giustifica pienamente gli euro spesi: un cartonato, con sovracoperta, dall’ottima legatura, stampato su carta pesante e satinata che esalta i colori, oltre che il segno, delle tavole di Alemanno.
Una breve nota in conclusione: i capitoli in realtà sarebbero cinque e non i quattro effettivamente disegnati. A mitigare il dispiacere di non leggere il finale della serie, c’è una lettera attraverso la quale Zidrou c’infila una pulce nell’orecchio su quello che sarebbe stato il proseguo e contemporaneamente permette ad Alemanno di farci sbirciare un po’ del suo making of. Come si fa a non perdonarli?
Abbiamo parlato di:
proTECTO
Matteo Alemanno, Zidrou
Traduzione di Matteo Alemanno, Marco Farinelli
Nona Arte, 2011
200 pagine, cartonato, colori – 24,90€
ISBN: 978-88-97062-22-6
Riferimenti:
Nona Arte: www.nona-arte.com
Mattelo Alemanno, il blog: matteoalemanno1.blogspot.com