La sua protezione dello Yasuní è un importante passo nella lotta al cambiamento climatico. Si calcola infatti che comporti un risparmio di circa 410 milioni di tonnellate di CO2, l'equivalente delle emissioni annuali di un paese come la Francia. Per questo il paese andino chiede alla comunità internazionale 3,6 miliardi di dollari, circa il 50 per cento dei proventi che potrebbero derivare dalla vendita del greggio e anche del legname pregiato di Yasuni.
Il denaro dell'iniziativa Yasuní ITT confluirà in un fondo fiduciario gestito dall'UNDP a cui si sono impegnati la Germania (910 milioni), la Spa
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