“La vita sulla terra è ricca, complessa e….sorprendente. È una rete incredibilmente eterogenea di ecosistemi interconnessi, una rete che noi chiamiamo biodiversità. Anche noi esseri umani ne facciamo parte…” (Commissione europea, Ambiente).
Il forum territoriale è il primo dei molti incontri di partecipazione aperti ai portatori di interesse, previsti per la elaborazione del Piano di gestione della Zona di Protezione Speciale Magredi di Pordenone.
I Magredi sono un’area in provincia di Pordenone, situata nel punto dell’alta pianura dove le acque dei torrenti Cellina e Meduna sprofondano nella falda acquifera. In tale luogo vi sono grandi varietà di flora e fauna.
In occasione di questo incontro sarà possibile prenotare una copia omaggio del volume illustrativo sulla ZPS Magredi di Pordenone. “Magredo” significa “terra magra”, cioè arida e povera d’acqua per la presenza dei sassi, anche se il regime delle precipitazioni rende il Friuli-Venezia Giulia la regione più piovosa d’Italia. In estate i prati aridi dei magredi appaiono brulli e bruciati dal Sole definendo un paesaggio simile ad alcune lande desolate del meridione o alle steppe continentali dell’Europa orientale.
I depositi ghiaiosi del Cellina e Meduna danno origine ad una serie di coni detritici che dalla base delle montagne si allargano verso la pianura. La principale fra queste strutture alluvionali è dominata dalla conoide che prende il nome dai medesimi fiumi citati in precedenza e che, con la sua ampia architettura, da Montereale Valcellina a Maniago si protende a ventaglio fino a Cordenons e Pordenone. Nelle fotografie scattate dai satelliti, essa appare come un’enorme macchia bianca al centro del territorio provinciale.
Il principale impulso alla costruzione di questo imponente materasso ghiaioso avvenne ad opera dei torrenti fluvioglaciali al termine dell’ultima glaciazione. Con il graduale innalzarsi delle temperature, i torrenti acquisirono vigore e nuova forza erosiva, alimentati direttamente dalla fusione dei ghiacciai alpini in via di scioglimento. I depositi alluvionali di questi torrenti costituiscono l’ossatura principale dell’alta pianura ed il substrato su cui si sviluppano i magredi del Cellina. Essi assumono i connotati di avanterra alpino e, per i loro originali contenuti naturalistici ed importanza ambientale, sono stati recentemente inseriti nell’elenco europeo dei “Siti di Importanza Comunitaria”, riconosciuti dall’Unione Europea.
I magredi del Cellina-Meduna si trovano nella parte occidentale dell’alta Pianura Friulana e si sviluppano su un”drappo” di terreni ghiaiosi che fascia i piedi dei monti fino al confine con la linea delle Risorgive. Le ghiaie derivano dallo smantellamento millenario dei retrostanti rilievi svolto ad opera dei torrenti. Questi ultimi trasportano lontano i frammenti di roccia che strappano alla montagna trasformandoli lentamente in sassi tondi e lisci. Quando poi giungono in pianura, essi, a causa della diminuita pendenza, perdono gran parte della propria energia divenendo più pigri e liberi di divagare. Ecco che i corsi d’acqua, allo sbocco delle profonde valli alpine, abbandonano gran parte dei materiali più pesanti e grossolani sparpagliandoli a ventaglio come fa la mano libera dell’agricoltore quando semina a spaglio. Nel primo tratto di questi depositi, le acque vengono completamente riassorbite dalle ghiaie, dando origine ad un tipico paesaggio arido, privo di idrografia superficiale.
Vi invitiamo a partecipare per collaborare alla costruzione di un Piano condiviso ed efficace per la gestione di un’area tutelata di grande interesse naturalistico e paesaggistico, quale l’area dei Magredi in provincia di Pordenone.
10 novembre 2010
ore 20.30
Cordenons, Centro culturale Aldo Moro – Sala Consiliare De Benedet
11 novembre 2010
ore 20.30
Spilimbergo, Cinema Miotto
Per entrambe le serate qui di seguito il programma:
20.30 accreditamento partecipanti
20.45 apertura dei lavori – saluti delle autorità
21.00 la zps magredi di pordenone: verso il piano di gestione r.a.f.v.g. – direzione centrale risorse agricole, naturali e forestali, servizio tutela ambienti naturali e fauna
21.15 il piano e il processo partecipativo agriconsulting spa
21.35 la parola ai cittadini e il confronto con esperti multidisciplinari e amministratori
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