Proteste per l’inquinamento dei fiumi, Clitumno, Marroggia, Teverone, Timia, Alveolo, Attone,

Creato il 16 giugno 2014 da Goodmorningumbria @goodmrnngumbria

Non si ferma il disagio della gente comune nei confronti dell’inquinamento dei fiumi, Clitumno, Marroggia, Teverone, Timia, Alveolo, Attone, ecc…
Il Comitato per la Difesa dell’Acqua e dell’Aria di Bevagna, Il Comitato per la salvaguardia del Clitumno, l’associazione degli Arditi del Cuore, la Pro Loco Cantalupo Castelbuono e il Centro Sociale di Capro, l’Arci Pesca provinciale di Perugia e l’Arci Pesca Foligno, l’Enal Pesca Bevagna si sono riunite a Bevagna per discutere il problema e trovare un azione congiunta per sensibilizzare, se ce ne fosse ancora bisogno, le autorità politiche e quelle di controllo a mettere il massimo impegno nella risoluzione del problema.
Per la prima volta i comitati e le associazioni in prima linea nella battaglia contro l’inquinamento, le associazioni che lavorano per la valorizzazione del territorio e le associazioni che fruiscono dei fiumi e della loro integrità hanno discusso intorno allo stesso tavolo per affrontare unitariamente e in sinergia il problema.
Dito puntato sull’apatia politica e sulle scelte delle amministrazioni locali che hanno contribuito a rendere i fiumi alla stregua di una fogna a cielo aperto.
Durissime le requisitorie dei responsabili dei comitati e delle associazioni presenti su una situazione lungi ancora da essere risolta. Non si vedono lumi e i fiumi peggiorano giorno dopo giorno. L’assedio alle nostre acque continua nel disinteresse più assoluto.
Tra gli obbiettivi che comitati e associazioni si sono dati c’è la ferma volontà di un coinvolgimento totale delle associazioni che lavorano per la bellezza e la valorizzazione dei territori, da Foligno a Spoleto, da Trevi a Bevagna e la presentazione di una richiesta articolata al fine di coinvolgere tutte le amministrazioni comunali della Valle Umbra Sud.
A questo si aggiungeranno tutta una serie di iniziative comuni sui tanti aspetti dell’inquinamento: dal problema dei scarichi civili al problema delle zone di produzione, dalla depurazione al monitoraggio, dall’attingimento irriguo alla pesca sportiva, dall’ incidenza sull’economia locale a le probabili implicazioni sulla salute pubblica, ecc…
“Aspettiamo di vedere tutti qui, cittadini e associazioni, ha detto il responsabile di una associazione presente, perché questo problema è un problema di tutti, indistintamente, e siamo arrivati ad un punto in cui occorre metterci la faccia e qualcos’altro ancora… Ma la faccia la deve mettere soprattutto chi ci governa, a tutti i livelli, e ci chiede di pagare irrinunciabilmente le tasse. Lo faccia oggi o mai più. Lo devono a me, ai miei figli, ai figli che verranno e a tutta la gente che vive in questa valle e alla storia e la bellezza di questi luoghi. La vergogna di quest’acqua passa attraverso le foto dei turisti che solcano le piste ciclabili intorno al Clitumno e al Teverone: una pubblicità di cui andare sicuramente fieri. Questo gruppo dovrà allargarsi, ampliarsi, per costituire un fronte unico. Una scelta che deve rifuggere i personalismi, a favore della creazione di una forza autenticamente popolare”.
Comitati e associazioni di riuniranno ancora tra una decina di giorni per prendere decisioni ufficiali sperando in un aumentato coinvolgimento e in una ampliata partecipazione.



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