Protezione Civile, un mondo parallelo, conosciamolo.

Creato il 23 settembre 2014 da Ambrogio Ponzi @lucecolore

Assistenza Profughi 24 luglio 2014

ANGELI INVISIBILI
di Roberta Taccagni Volontariato, un mondo parallelo.
Quando camminate per Fidenza i vostri passi s’incrociano con altri. Altre persone fanno la vostra stessa strada ma a volte non li “riconoscete”.  Sono angeli invisibili, persone che celano sotto una vita normale qualcosa di speciale. Quando incontrate “Paolo”, vi viene in mente che è il figlio della “Gina” che abita in Via….. e sapete che fa il fornaio…… ma quello che non sapete è che lui è un Volontario. 
Un Volontario è una persona che gratuitamente (e lo sottolineo!) dona il suo tempo e le sue energie agli altri. Spesso a discapito di momenti che potrebbe passare con la famiglia, rinunciando al famoso tempo libero che oggi è tanto considerato irrinunciabile. Queste persone a volte impegnano anche denari per sopperire alle mancanze pratiche delle proprie Associazioni, come l’acquisto attrezzature e mezzi per poter operare. Il Volontario è identificato da tutti nella Pubblica Assistenza che quotidianamente opera in aiuto del settore sanitario.  A Fidenza però esiste un mondo sconosciuto che è la Protezione Civile.  Nella nostra cittadina sono presenti 5 Associazioniche insieme alle altre compongono la P.C. Ogni gruppo ha la sua peculiarità, aggregata alle altre creano la macchina P.C. e completano e coprono tutte le esigenze degli interventi in emergenza:
PROCIV-ARCI “Gruppo Fidenza” Presidente Gino Bandini, nata nel 2004 svolge mansioni di :
  • previsione, prevenzione in caso di calamità naturali
  • aiuti alle popolazioni in caso di emergenze, eventi straordinari e catastrofici
  • interventi in caso di calamità naturali ( terremoti, alluvioni, incendi boschivi, ecc)
  • valorizzare e promuovere la difesa e la tutela del territorio
  • servizio di monitoraggio fluviale (inquinamento, discariche abusive, pericolo di straripamenti, ecc)
  • servizio monitoraggio del territorio boschivo (pericolo di incendi, inquinamento, discariche abusive, disboscamento, ecc)
  • servizio antincendio boschivo ( spegnimento e contenimento incendio)
  • servizio di sicurezza stradale (per sminamenti, abbattimenti di edifici, manifestazioni sportive, culturali, ecc)
  • ricerca sul territorio di persone scomparse, ecc.
  • servizio di assistenza agli immigrati in centro di smistamento a Parma (Mare Nostrum)
  • istruzione e prevenzione nelle scuole
G.V.P.C.Gruppo Volontari Protezione Civile di Fidenza, Presidente Roberto Guidotti, che ha incarichi simili alla precedente.
A.R.I.Associazione Radio Amatori di Fidenza, Presidente Cristiano Cornini, che ripristinano le radiocomunicazioni nelle situazioni di emergenze, in tempo di pace gestiscono le comunicazioni di servizio nella provincia per le varie associazioni.
N.C.S.Nucleo Cinofili Soccorso, Presidente Antonio Bagnato, con i cani addestrati alla ricerca trovano persone scomparse, anche sotto macerie.
C.G.E.V.Corpo Guardie Ecologiche Giurate Volontarie, Presidente Maurizio Mongardi, il cui scopo è il controllo del territorio e la sua preservazione.
Questi gruppi collaborano con il Comune di Fidenzaperché il Sindaco è la prima autorità di Protezione Civile. I cittadini non sono informati che spetta al Sindaco la loro incolumità. Egli deve operare affinché tutti gli abitanti del suo comune siano al sicuro, da ogni situazione di pericolo.  Secondo la Legge 225/92, istituita dal Servizio Nazionale di Protezione Civile, il Sindaco è autorità comunale di Protezione Civile. 

Servizio sicurezza stradale
Maratona Terre Verdiane 2014

Durante tutto l’anno, anche in “tempo di pace”, le associazioni sono attivate per servizi di sicurezza (anche stradale) per varie manifestazioni ed eventi. In questo momento di crisi economica i Comuni non riescono a fornire tutti servizi e si appoggiano sulla P.C. per avere un aiuto.  Questa collaborazione è anche gestita dall’Unione delle Terre Verdiane che ha un settore di P.C. , Resp. Cristiano Ceccato. Molti di questi gruppi fanno parte del C.P.P.A.V.P.C.Comitato Provinciale di Parma degli Organismi di Volontariato di Protezione Civile, Presidente Stefano Camin e Vice Presidente Comandante Giorgio Cenci. Il Comitato gestisce tutte le associazioni presenti nella provincia di Parma, al 2013 erano 83 con al seguito oltre 2.600 Volontari, forniti di una moltitudine di mezzi ed attrezzature.  Il Comitato si rapporta con la Provincia di Parmae la Regione Emilia-Romagna, da cui dipende (negli uffici della Regione E-R opera un nostro concittadino, Enore Anselmi,come Referente Segretario Generale dell’Unità di Crisi del Volontariato durante le emergenze regionali e nazionali, egli è anche Volontario di P.C. del gruppo GVPC di Fidenza).  Il CPPAVPC opera a livello comunale, provinciale, regionale e su tutto il territorio Italiano ed estero.  Un piccolo GRANDE mondo. Realtà che non si avverte e non si “vede” ma che esiste in modo decisivo e massiccio. Questo esercito di angeli pone il bisogno altrui al di sopra del proprio. Hanno in se un innato senso del dovere, di donarsi, dell’essere una grande famiglia, della patria.  A ogni comunicazione di “CODICE ROSSO:EMERGENZA” uno stuolo di persone si preparano e si presentano dove il pericolo e le esigenze lo richiedono. A qualsiasi ora, giorno, con qualsiasi tempo, per svolgere svariati compito.

Alluvione modenese 23 Gennaio 2014
intervento con nostre motopompe

Quest’anno, il 21 Gennaio è arrivato un codice rosso – emergenza alluvione nel Modenese e il 22 si richiedeva la nostra presenza. La mattina del 22 ci alziamo alle 5,30 e preparato attrezzature e mezzi (fuoristrada con carrello, motopompe, seghe, ecc.) ci rechiamo a Parma in Comitato. Altri volontari, provenienti anche da più lontano (Borgotaro, Polesine, ecc.), si sono svegliati anche alle 4 per dare il loro contributo. In sede Comitato alle ore 7 c’è una moltitudine di persone. Un brusio di voci, gente fremente e impaziente di partire, “ Dobbiamo andare! La c’è bisogno! Ci aspettano!” .  Quando ci sono situazioni di emergenza, non si riesce ad aspettare i tempi “burocratici” con cui si ricevono le direttive. Il Volontario sente il bisogno di fare, di dare il contributo. Finalmente è partita la colonna mobile di Parma (della Regione Emilia-Romagna) uno carovana di mezzi con carrelli, motopompe e varie attrezzature in fila indiana entra in autostrada e ci dirigiamo verso Modena. 

Alluvione S Felice sul Panaro Gennaio 2014

L’eccitazione e l’emozione sale ad ogni minuto sempre di più. Penso: “Dai che andiamo! Stiamo arrivando! Ma cosa troverò? Cosa dovrò fare? Mi metterò subito a piangere o sarò così forte? Stavolta no! Devi resistere!”.  Ripenso alle scene viste al telegiornale nei giorni precedenti, ai racconti dei cronisti e subito mi viene il “magone”, andiamo male! Sarà una giornata difficile! In autostrada si procede lentamente perché la colonna mobile per obbligo di legge in autostrada non può superare il limite dei 70 Km/orari e questo mi mette ancora di più in agitazione. Vorrei volare, arrivare il prima possibile per poter riuscire a fare 1000 cose! Vedere con i miei occhi quello che è accaduto, i danni. Aspettare l’ok della Regione per poter intervenire mi ha logorato. 

Frana Calestano Gennaio-Febbraio 2014

Solo dopo che hanno iniziato a ritirarsi le acque dalle case e dal territorio siamo stati attivati. Finalmente l’uscita dell’autostrada. Arriva l’ordine di andare al C.O.M. di Modena per sapere la nostra destinazione. Altro tempo perso, “friggo”. Dobbiamo andare a S. Lorenzo sul Panaro, il paese sta per essere lambito dalle acque, serve il nostro aiuto. In un capannone ci sono i ragazzi del paese che con pale riempiono i sacchetti di sabbia.  Quando le avversità ti toccano da vicino anche i nostri giovani, che tanto si criticano, capiscono e sentono il bisogno di aiutare. Ci togliamo i giacconi e tutti attorno alla montagna di sabbia troviamo il nostro compito da svolgere: chi “spala”, chi tieni i sacchetti, chi li sposta e li impila sui bancali. Ognuno con i propri “acciacchi” fisici e limiti. Il tempo scorre e le 19 arrivano in fretta. “Ma quanti sacchetti abbiamo fatto? “. Migliaia. 

Ricerca scomparso a
Soragna 10 Maggio 2014

Alla sera dobbiamo affrontare ancora il viaggio di ritorno, arriveremo a casa tardi. Siamo stanchi e sconvolti dalla fatica e il giorno seguente molti di noi sono “bloccati” o stesi a letto. Il mio grande fisico di 50 kg è stato messo alla prova, meglio prendere un antinfiammatorio per non bloccarmi. Il mio corpo langue per una settimana. Lo sforzo è stato immane ma qualcuno lo doveva fare. Questo è il nostro compito, quello che abbiamo scelto di fare.  Il paese è stato salvato dalle acque, da quel mostro invisibile che è la vendetta della natura.  Molti interventi sono stati svolti, in vari paesi modenesi, con diverse emergenze. A Bomporto siamo andati ad aiutare un vecchietto appena operato al cuore (ci ha fatto vedere la cicatrice che gli tagliava in due il petto) il cui garage che era stato allagato con gravi danni economici (auto e altro materiale presente). Aveva una moglie malata, che si muoveva poco. Non potendo fare sforzi fisici gli serviva aiuto per ripulirlo. Abbiamo svuotato tutto il locale e pulito gli oggetti in esso riposti. Lavato il pavimento e ricollocato il tutto.  Alla fine, piangendo, ci ha ringraziato perché il suo grosso problema era risolto. Io mi sono messa a piangere con lui, l’ho abbracciato e gli ho auspicato che le cose della vita gli possano andare meglio. Nel vedere il suo disagio, i suoi problemi, mi sono immedesimata in lui (e negli altri): tanta sofferenza e tanta sfortuna è destabilizzante. Immaginare che un argine si rompa a 6 km di distanza e che nel tuo paese arrivi un “fiume” alto 2 metri è spaventoso, sconvolgente.  Quelle stesse popolazioni solo 2 anni prima hanno subito anche il terremoto, un destino crudele e ingiusto. Non si riesce a non immedesimarsi, io lo faccio per questo. Aiutare oggi gli altri su cui il destino ha fatto cadere la sua mannaia per pensare, sperare che domani ci sia ancora altruismo e amore. Questo mondo ormai è sterile di sentimenti, dobbiamo svegliarci prima che sia troppo tardi. Il Volontario sceglie di cambiare, di esserci, di darsi.  Molti non sono a conoscenza che queste persone non sono remunerate, lo fanno gratuitamente. Le Associazioni non sono sovvenzionate dalla Stato o altri enti, vivono di donazioni private.  L’equivoco nasce perché il suo primo responsabile, Franco Gabrielli, riceve compenso dal Governo in quanto facente parte di esso. Le Associazioni nascono dalla volontà dei singoli individui e si autogestiscono. Si seguono le direttive della sede di Roma che sono dettate da leggi dello Stato, si viene attivati con una piramide di comando. 

Prevenzione e formazione nelle scuole

Ogni volontario è formato e preparato. I Volontari frequentano regolarmente corsi di formazione e specializzazione, nulla è lasciato al caso o all’incompetenza. Tutti gli interventi sono svolti con cognizione di causa per non aggravare ulteriormente l’emergenza in atto ma per risolverla. Al contrario, chi conosce queste associazioni le ritiene scontate, sanno che ci sono e non pensano alla fatica, al lavoro, al sacrificio che c’è dietro.  Non riflettono su questa realtà che ha bisogno di persone nuove, che sostituiscano i forever-yong che si dimettono. Servono molte figure per coprire le esigenze attuali.  Negli ultimi anni le calamità si sono susseguite in modo frenetico, preoccupante. Tutti ricordano solo questo inizio d’anno con l’alluvione nel Modenese e le frane del nostro Appennino.  Da primavera ad oggi varie emergenze idriche con allagamenti sul territorio Parmense che hanno causato ingenti danni e disagi. Stiamo trascurando e violentando la natura, la natura ci avverte, si prende le sue rivincite. Se da oggi vedete degli “omini” in blu-giallofluo sapete chi sono; gli angeli invisibili. Siamo persone speciali? No, siamo come te.
Roberta Taccagni Segretaria, Volontaria PROCIV-ARCI “Gruppo Fidenza” dal 2008. Collaboratrice del C.P.P.A.V.P.C. Comitato Provinciale di Parma dal 2013.


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