Vorrei proteggere cinque finestre poste sopra una tettoia facilmente raggiungibile per mezzo del parapetto di una scala esistente a lato della casa. Inizialmente pensavo a delle barriere infrarosso attive poste alle estremità della casa, le ho poi escluse per ragioni estetiche, quindi la mia idea era quella di utilizzare un sensore con doppia tecnologia da esterno (pensavo al Watch out di Risco Group o similare), ma ho dei dubbi sul posizionamento che mi verrebbe possibile in due soluzioni:
- posizionandolo sotto ad una seconda tettoia a fianco della casa, sarebbe coperto dagli agenti atmosferici e da eventuali tentativi di mascheramento, inoltre in quel punto avrei già una tubazione per portare il cavo. Verrebbe però installato ad una altezza di 1.10mt contro i 2.20mt generalmente consigliati. Leggendo le caratteristiche del sensore Watch out e similari, indicano l’installazione anche ad un minimo di 1mt.
Secondo Lei mantengono ugualmente una buona rilevazione ed una discriminazione all’eventuale passaggio di un gatto che spesso gironzola sulla tettoia?-in alternativa potrei posizionarlo sotto alla gronda che però si trova a 2.70mt ed eventualmente inclinarlo leggermente verso il basso; in questo caso le finestre sottostanti (che peraltro sono quelle che terrei aperte durante la notte nel periodo estivo) sarebbero adeguatamente protette anche se così vicine e sotto al sensore?
Per ultima cosa le chiedo; considerando che la tettoia ha una profondità di 1.5mt ed un eventuale intruso la percorrerebbe avvicinandosi frontalmente al sensore, il campo d’azione del sensore sarebbe troppo ristretto per una corretta rilevazione?
Ad ogni modo sono interessato a qualsiasi altro Suo consiglio, anche utilizzando dispositivi diversi.
La ringrazio ancora per l’attenzione e la cortesia.
Cordiali saluti.
Riccardo
Buongiorno Riccardo
La prima considerazione è che, sia per la disposizione sia per la configurazione degli accessi, sembrerebbe una situazione ideale per una protezione con una barriera: la tettoia è lunga e stretta, le finestre sono allineate sulla stessa parete e la copertura deve essere radente ‘a tenda’ per via della presenza di animali. Non so quali siano le ragioni estetiche che l’hanno portata verso un sensore doppia tecnologia piuttosto che una barriera; a parte l’ovvia considerazione che ci sono due elementi invece di uno, l’ingombro non è molto diverso (anzi, in alcuni casi forse è addirittura minore) e utilizzando delle lenti che proteggono a fasci potrebbe installare gli elementi con delle staffe ad angolo alle due estremità, sfruttando di sicuro la canalizzazione sotto la tettoia almeno per un elemento.
Non credo che si debba scartare a priori, forse potrebbe riconsiderarla valutando altri tipi di barriere.
Detto questo, alla luce del fatto che la tettoia è lunga e stretta, avrei dei seri dubbi che un sensore montato a 1.10m da terra possa coprire adeguatamente l’area. Andrebbe orientato in modo che, almeno teoricamente, credo sia impossibile evitare l’eventuale allarme nel caso di visita felina. Certo, bisognerebbe provare (o valutare un tipo di lente adeguato) ma da un punto di vista teorico non mi sembra molto proponibile.
La soluzione dell’installazione in alto leggermente inclinata è migliore (rispetto all’altra), ma anche qui avrei qualche dubbio da far verificare sul campo. L’angolo di copertura non credo che le consenta di proteggere bene sia la prima che l’ultima finestra – da qualche parte genera per forza un angolo cieco, ma soprattutto puntando verso il basso la rilevazione del nostro turista felino è garantita, quindi la scelta di un sensore PET è obbligatoria.
A dirla tutta, Riccardo, io opterei per una protezione singola delle finestre con sensori a tenda dall’alto o con barrierine a stilo – soluzione esteticamente più gradevole anche se più complessa dal punto di vista installativo. Se tiene le finestre aperte la notte d’estate credo sia l’unica cosa su cui scommetterei per dormire sonni tranquilli.